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I 5 ribelli (+1) del M5S pronti a tradire sul decreto sicurezza

Nonostante le rassicurazioni di Di Maio, il decreto sicurezza bis rischia di non passare. Cinque i senatori dissidenti del Movimento 5 Stelle che potrebbero votare no alla fiducia. A cui si aggiunge una parlamentare appena eletta

I 5 ribelli (+1) del M5S pronti a tradire sul decreto sicurezza

"I numeri ci sono. Ormai manca poco all'approvazione di questo provvedimento". Una rassicurazione, quella di Luigi Di Maio, che tranquillizza fino a un certo punto l'alleato leghista a proposito del decreto sicurezza bis che sarà discusso al Senato da lunedì. Provvedimento sul quale il governo porrà la questione di fiducia per non correre rischi. Che, tuttavia, sono dietro l'angolo. Colpa di una manciata di senatori grillini dissidenti, pronti a votare contro il nuovo pacchetto di norme anti-Ong voluto da Matteo Salvini.

5+1 gli onorevoli M5S che potrebbero tradire il governo. Tra loro Alberto Airola. "Non ho ancora deciso se darò o meno la fiducia al governo", il commento dell'onorevole. Uno dei tanti disposti a fare lo scalpo al premier Conte. Per quanto si tratti di un'ipotesi remota, non si può escludere del tutto. Come noto, la maggioranza al Senato del governo è risicata. Ogni singolo voto è determinante, ecco perché preoccupano le possibili defezioni grilline L'unica certa di votare no è Elena Fattori, che ha ribadito più volte la sua contrarietà al decreto sicurezza bis e di recente ha aperto alla mozione di sfiducia del Pd contro Salvini.

Poi ci sono Matteo Mantero e Virginia La Mura, che a differenza di Fattori rientrano tra gli incerti. Il più critico sul decreto in via di discussione a Palazzo Madama è certamente Mantero, che qualche giorno fa aveva detto: "Davvero vogliamo un mondo dove salvare i più deboli o manifestare il proprio dissenso sia punito con durezza? Ci vuole coraggio a dire no anche quando è necessario". Chissà se lo farà davvero. Stessa domanda per il senatore Lello Ciampollillo, i cui rapporti con i vertici pentastellati sono da mesi ai minimi termini. Anche lui potrebbe esprimere un voto di coscienza. Infine ecco Emma Pavanelli, fresca di elezione in Senato su decisione della Giunta delle Elezioni di Palazzo Madama che ha indispettito - e non poco - il Pd. Ancora non si conoscono le sue intenzioni, anche se al momento risulta quantomeno improbabile ipotizzare il suo "no" al decreto sicurezza bis.

Ma con i 5 Stelle, si sa, tutto è possibile.

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