Cronache

I colpi nelle case dei vip: arrestati i 4 ladri acrobati

Tra le vittime della banda serba la showgirl Leotta, l'interista Hakimi e l'influencer Incardona

I colpi nelle case dei vip: arrestati i 4 ladri acrobati

Erano pronti al grande salto, lasciando Milano per il Principato di Monaco come s'intuisce dalle intercettazioni telefoniche, dove avevano intenzione di mettere a segno una truffa in grande stile. Un upgrade, quello di Montecarlo che per loro - con un pedigree da campo rom, ma giovani, sveglissimi e provvisti di un guardaroba da piccoli lord - avrebbe rappresentato un cambio di passo non da poco. Del resto solo gli appartamenti di vip, influencer e personaggi del mondo dello spettacolo o dello sport erano nel mirino della banda di questi quattro ladri di appartamento di origine serba, tra cui un minorenne, arrestati dalla squadra mobile. Obiettivi di livello quindi. Del resto solo puntando ad abitazioni prestigiose, meglio se di proprietà di cosiddetti «famosi» i malviventi erano certi che avrebbero trovato refurtiva di pregio o comunque facile da «piazzare», come Rolex, gioielli, borse e pelletteria griffata, oltre a denaro contante.

Tra le loro vittime c'è stata anche la showgirl Diletta Leotta che l'estate scorsa ricevette la visita della banda nel suo appartamento al nono piano di un moderno stabile di via Quadrio (accanto al complesso edilizio del Bosco Verticale, in Porta Garibaldi) dal quale sparirono 150mila euro di refurtiva. La conduttrice di Dazn però non è l'unica ad aver subito un furto di dimensioni cospicue. Tra le vittime di questi ladri-donnole (il video che li riprende e li mostra in azione ne rivela capacità decisamente acrobatiche) c'è infatti anche l'ex cognata della showgirl sportiva, l'influencer Eleonora Incardona, il cui appartamento che la ragazza divide con un'amica via San Nicolao - a due passi dal Castello Sforzesco - era stato svaligiato a dicembre. Secondo gli investigatori guidati dal dirigente Marco Calì e i pm Francesca Crupi e Sabrina Ditaranto, coordinati dall'Aggiunto Laura Pedio, tra i colpi messi a segno dalla banda - capeggiata dal 27enne Cristian Radossavljevic, residente in Brianza e arrestato l'altro ieri nell'ultima retata che l'ha portato in carcere con il coetaneo nomade Samuel Milenkovic - ci sarebbe inoltre anche quello ai danni del difensore marocchino dell'Inter Achraf Hakimi, «alleggerito» all'inizio del novembre scorso in una casa in cui abitava saltuariamente, ma sempre in un'altra strada centrale di Milano, via Moscova.

Le immagini dei video delle telecamere esterne della casa della Incardona riprendono la classica dinamica del furto: l'arrivo di due ragazzi, uno che indossa un cappottino particolarmente à la page e che all'improvviso si arrampica alla grondaia ed entra in casa dalla porta finestra del balcone, poi apre il portone per fare entrare altri due mentre un quarto complice resta come palo.

Le successive indagini hanno permesso di identificare tutta la banda, anche se restano in libertà dei complici-comprimari di origine bosniaca e kosovara. Uno era già stato arrestato per il tentato furto a Vicenza in casa di un imprenditore il 27 gennaio.

Così è scattato l'arresto e il sequestro di numerosi orologi di pregio, borse di valore, capi d'abbigliamento firmati e denaro contante per circa 14mila euro.

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