
"L'unica salvezza per Milano è la città pubblica. Dimissioni Giunta Sala". "No ai bulli del mattone. San Siro bene comune". Sono alcuni degli striscioni comparsi in piazza Scala, su cui si affaccia il Comune di Milano, poco prima dell'avvio del Consiglio che si è aperto con le comunicazioni del sindaco Beppe Sala, a proposito dell'inchiesta sull'urbanistica che lo ha visto coinvolto, e di cui i manifestanti chiedono le dimissioni. Al grido di "Vattene" "La Giunta Sala deve andarsene" una trentina di persone, appartenenti a diversi comitati ambientalisti, con all'interno forze politiche quali Potere al Popolo, Pci e Rifondazione Comunista e sindacati di base hanno protestato davanti a Palazzo Marino.
Con loro una cinquantina di cittadini arrabbiati e impossibilitati a entrare a Palazzo Marino per assistere alla seduta hanno mostrato il loro dissenso: "A casa. I cittadini devono poter assistere". "Fate entrare solo chi vi fa comodo" urlano alludendo ai contatti privilegiati tra immobiliaristi, funzionari e assessori della giunta. Si sono toccati momenti di forte tensione tra i manifestanti e le forze dell'ordine in tenuta antisommossa quando il sindaco in aula ha annunciato la sua intenzione di proseguire: i manifestanti che hanno tentato di entrare a Palazzo Marino sono stati respinti dagli agenti.
All'esterno anche rappresentanti del Comitato Famiglie Sospese, ovvero delle 4000 nuclei che hanno acquistato un appartamento sulla carta, che non è stato realizzato, o edificato a metà, o è stato ultimato ma non accessibile perché sotto sequestro per l'altro filone delle indagini. "Ci sono situazioni in cui le persone stanno continuando a pagare nonostante la costruzione non sia ancora partita perché da contratto, il costruttore ha il coltello dalla parte del manico - denuncia Filippo Borsellino, portavoce del Comitato Famiglie Sospese, nato per riunire quanti come lui si trovano in questo limbo in seguito all'inchiesta -.
Abbiamo letto sui giornali che queste erano case destinate ai ricchi, case di lusso, quando la realtà è ben diversa: questo blocco coinvolge tutto il ceto medio, tanto che sono ferme anche tutte le costruzioni in edilizia convenzionata".