Coronavirus

I contagiati superano quota 200mila. Lanciato l'allarme sui "bambini Kawasaki"

Sale il numero delle vittime ma calano i ricoveri in terapia intensiva. L'sos dei pediatri di Bergamo: "Tanti casi. Febbre alta e arterie gonfie"

I contagiati superano quota 200mila. Lanciato l'allarme sui "bambini Kawasaki"

I 2.324 casi positivi registrati, portano il numero complessivo dei contagi a quota 200mila. E fa un po' effetto parlare di ripartenza con numeri del genere a meno di una settimana dal 4 maggio. Soprattutto perchè tra questi, almeno la metà sono ancora positivi. Anche il numero delle vittime torna a salire: mentre nel fine settimana era sceso sotto i 300 morti, lunedì i decessi sono stati 382.

LOMBARDIA NERA

La maggior parte dei nuovi contagiati sono in Lombardia (Milano supera quota 8mila), con 869 positivi, il 41,5% dei nuovi casi. Tra le altre regioni più colpite, l'incremento è di 352 casi in Piemonte, 252 in Emilia Romagna, di 129 in Veneto, di 52 in Toscana, di 130 in Liguria e di 75 nel Lazio.

I dati del nuovo bollettino della Protezione Civile riportano un calo delle persone ricoverate. In terapia intensiva si trovano 1.863 persone: finalmente si scende sotto i duemila. Sono ancora ricoverate con sintomi 19.723 persone, 630 meno. Tuttavia, proprio analizzando il calo di ricoveri in terapia intensiva, il presidente regionale lombardo Attilio Fontana sostiene che «siamo sulla via giusta».

L'ALLARME DEI PEDIATRI

I pediatri dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, una delle strutture in prima linea contro l'emergenza coronavirus, svelano l'esistenza di un legame tra Covid-19 e malattia di Kawasaki, una vasculite che colpisce i bambini sotto i 10 anni, più spesso prima dei 5. La causa di questa patologia, scoperta circa 50 anni fa, rimane ignota. Si pensa tuttavia che sia causata da un agente infettivo che, nei piccoli predisposti, provoca una risposta infiammatoria alla base dei sintomi. «In passato alcuni virus della famiglia dei coronavirus sono stati considerati come probabili induttori della malattia di Kawasaki. Oggi sappiano che Sars-CoV-2 è uno di questi» annunciano i medici bergamaschi, confermando uno studio del National healt service inglese. «Negli ultimi due mesi - riferisce Lucio Verdoni, reumatologo pediatra del Papa Giovanni - ci siamo accorti che arrivavano al Pronto soccorso pediatrico diversi bambini con malattia di Kawasaki. In un mese il numero dei casi di questa patologia ha eguagliato quelli visti nei 3 anni precedenti. E si è calcolato che l'incidenza di questa malattia, nell'ultimo mese, è stata 30 volte superiore al passato».

Partendo da queste evidenze i pediatri diretti dal primario Lorenzo D'Antiga, Verdoni e l'allergologo Angelo Mazza hanno approfondito i casi e trovato prove che confermano come, per la casistica Kawasaki degli ultimi 2 mesi, il responsabile sia il nuovo coronavirus. Inoltre, riportano gli specialisti, «si è visto che questi pazienti hanno forme più severe di questa malattia, che coinvolgono l'apparato cardiocircolatorio e talora necessitano di cure intensive».

LIBERTÀ CON CAUTELA

L'Italia ha proporzioni di crescita del contagio paragonabili a quelle della Francia, ma ha sempre escluso la riapertura delle scuole a giugno. Ora anche il presidente Macron sembra fare retromarcia e rinvia la decisione a giugno. Qui è fuori discussione. «Sono sempre molto prudente nel dare date - spiega il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro - ma sono necessari dati solidi prima di poterci concedere maggiori libertà.

Finora abbiamo messo in campo un sistema in cui quello regionale rimane l'ambito di riferimento, ma nel momento in cui dovessimo fare un salto in più muovendoci liberamente nel Paese, questo cambia in maniera significativa il possibile andamento dell'epidemia».

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