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I contestatori di sinistra contro la Bernini. E il ministro cita il Cav: "Poveri comunisti"

Alcuni giovani vicini a Cgil e Pd si presentano ad Atreju e urlano slogan sui test di medicina. "La riforma va avanti"

I contestatori di sinistra contro la Bernini. E il ministro cita il Cav: "Poveri comunisti"
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"Siete sempre dei poveri comunisti". Il ministro dell'Università Anna Maria Bernini (foto) ieri ha zittito, citando Silvio Berlusconi, i soliti quattro contestatori che hanno cercato di impedirle di parlare all'inizio del suo intervento ad Atreju nel corso del panel dal titolo "Alleanze per il sapere: politica e accademia in dialogo". "Non ce la facciamo più, con il semestre filtro rischiamo di perdere un anno", hanno urlato i ragazzi che si sono spacciati per studenti, ma che in realtà sono i soliti contestatori dell'Udu, l'Unione degli universitari vicina al Pd e alla Cgil. Motivo del contendere è la riforma di Medicina che prevede dei test dopo il primo semestre obbligatorio di frequenza all'università. "Prima di contestare fatemi parlare. Questo dimostra la vostra inutilità", ha replicato Bernini che è poi scesa dal palco e ha avuto un confronto acceso faccia a faccia con questi ragazzi che "ogni volta non mi fanno parlare" e che "ripetono gli stessi slogan in maniera compulsiva, ossessiva". Il ministro dell'Università, poi, li ha incalzati chiedendo loro: "Stavate meglio pagando 30mila euro?". Il ministro, poi, una volta tornata sul palco, ha ricordato di aver investito 9,4 miliardi sull'università e oltre 800 milioni sulle borse di studio e ha sentenziato: "Questa degli studenti è la strategia del caos: parlano ma non ascoltano. Comincio a preoccuparmi quando qualche partito politico fa loro eco". Bernini ha promesso: "Mi assumo la responsabilità" di dire che "a febbraio la graduatoria di Medicina sarà completata e quelli che sono stati vittime delle lobby di speculatori sul sangue di studenti e famiglie, saranno non candidati a test basate su domande inutili per diventare medici, ma saranno studenti universitari". E ancora: "Abbiamo fatto entrare 55mila studenti universitari, 24mila saranno a febbraio in graduatoria in Medicina, gli altri potranno scivolare sulle materie affini. È l'impegno che mi assumo: le chiacchiere stanno a zero". Bernini, infine, ha concluso: "I tagli al Fondo di finanziamento ordinario sono una bugia, si propagano menzogne. Il governo Meloni ha creato un record assoluto di borse di studio, 880 milioni, mai raggiunto prima, e 9,4 miliardi di Ffo". A margine dell'evento, Bernini ha assicurato: "Quella di oggi non è una sanatoria, è la naturale evoluzione di una riforma che deve aspettare di arrivare a tutte le fasi di attuazione". E ancora: "Abbiamo fatto il primo appello, il secondo appello, compileremo la graduatoria che scorrerà e chi non ha la sufficienza nelle proprie sedi di destinazione, ciascuno ne ha indicate 10, avrà i suoi crediti formativi".

Secondo Bernini "il cambio di paradigma è che prima c'erano dei candidati ai test che venivano ghigliottinati fuori dai cancelli dell'università. Qui dal primo settembre abbiamo 55mila studenti che stanno studiando, formandosi e accumulando crediti formativi".

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