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I fari dei pm sul Careggi: dubbi su 85 casi di disforia

L'accusa del governo: "Triptorelina data ai ragazzi senza il supporto psicologico". La relazione arriva in Procura

I fari dei pm sul Careggi: dubbi su 85 casi di disforia

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Le cartelle cliniche sotto esame all'ospedale Careggi di Firenze sono 85, in gran parte di ragazzini che frequentano le scuole elementari o medie.

I medici avrebbero somministrato la triptorelina, il farmaco blocca-pubertà, con un'eccessiva faciloneria e senza il percorso psicologico necessario per affrontare un tema tanto delicato come la disforia di genere. A quell'età poi. Non solo, ci sarebbero anche stati problemi nella trasmissione dei dati all'Aifa. La procura di Firenze «sta valutando» la relazione degli ispettori del ministero della Salute, in cui si documentano «criticità significative».

Le famiglie in terapia sono in allarme e temono un'interruzione improvvisa del percorso iniziato. Ma ovviamente nessuno, giudici compresi, farà qualcosa che potrà essere dannoso per i pazienti. Semplice non è infilarsi nel dolore di ragazzini che non si riconoscono nel proprio fisico, che soffrono di depressione o tentano il suicidio, che non sanno cosa sia la disforia di genere ma, nella confusione totale in cui sono, pensano che cambiare sesso possa essere la soluzione al loro disagio. E questo aspetto non va mai dimenticato, nemmeno quando la polemica vira su date e cavilli tecnici: il testo del ministero della Salute con l'esito dell'ispezione sarebbe stato comunicato dal senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ai giornalisti domenica, durante un evento di partito, e non pubblicato direttamente dal ministero. «Ma la relazione degli ispettori è stata mandata mercoledì scorso» chiarisce il ministro alla Salute Orazio Schillaci.

L'ospedale, in silenzio stampa, non si sottrae alle verifiche e chiarirà ciò che non torna sulle terapie seguite. «Ma è inquietante che su una materia così delicata vengano anticipati pubblicamente alcuni contenuti, con modalità da campagna elettorale, di una relazione ispettiva che non ci è stata ancora consegnata. Si tratta di un grave vulnus istituzionale - commenta il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, invitato dal ministero della Salute a procedere con una serie di azioni correttive - Quando la relazione ci verrà messa a disposizione faremo un approfondimento di merito e risponderemo al Ministero della Salute con leale collaborazione». Dietro all'ispezione ci sono un'interrogazione di Gasparri e una denuncia presentata dall'avvocato Annamaria Bernardini De Pace: «In tanti casi i bambini sono indotti al cambio di genere dai genitori» aveva dichiarato. Ma cos'è il farmaco che agisce sullo sviluppo? Fino al 2018 in Italia la triptorelina era utilizzata per la sospensione della pubertà in modalità off-label, cioè in modalità diverse dalle indicazioni di utilizzo e veniva pagata dalle famiglie. Nell'aprile del 2018 l'Aifa aveva chiesto al Comitato nazionale per la bioetica un parere sull'uso per il trattamento di adolescenti con disforia di genere.

E nel 2019 il farmaco è stato inserito nell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale.

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