Cronache

I figli? Per i ragazzi non danno la felicità

Ricerca Eurispes: 7 su 10 critici sulla prole. Ma quasi tutti ambiscono a vivere in coppia

I figli? Per i ragazzi non danno la felicità

Sì alla coppia «ni» ai figli. Mentre condividere la vita insieme al proprio partner è un obiettivo da raggiungere, una condizione ambita, diventare mamma o papà non è più una priorità. Per 7 italiani su dieci i figli non sono una condicio sine qua non per essere felici nella vita. L'Eurispes con la ricerca «Soprattutto Io. Coppie millennials tra stereotipi, nuovi valori e libertà» cerca di mettere a fuoco gli umori dei giovani tra i 18 ed i 30 anni per capire quanto siano cambiate aspirazioni e finalità rispetto a quelle dei loro genitori. Una vita di coppia solida e duratura, matrimonio o convivenza non importa, resta una finalità per la maggioranza dei ragazzi interpellati che nel 78,3 per cento dei casi, quasi 8 su 10, definiscono questo obiettivo importante per avere una vita appagante. Anche se i risultati si diversificano tra gli uomini e le donne che lo considerano «molto» importante nel 48,8 per cento dei casi contro il 30,3 dei ragazzi. Sui figli invece i le risposte si discostano meno. Per 7 intervistati su dieci, 67,6, non è necessario avere figli per essere felici. Non solo. Oltre 7 donne su 10, il 74 per cento, non ritengono giusto rinunciare alla carriera per i figli. E anche la maggior parte dei ragazzi, ovvero il 65,8, è «per niente» (33,8) o «poco» (32) d'accordo che una donna rinunci alla propria carriera per occuparsi dei figli. In un Paese dove le donne vengono lasciate sole e sono ancora spesso costrette a scegliere tra il lavoro e l'avere un figlio ecco il risultato: nella maggioranza dei casi sscelgono il lavoro e infatti siamo a crescita zero. Niente bambini mentre sembra proprio che il romanticismo stia scomparendo per lasciar posto a un'idea più utilitaristica dei rapporti. Nella scelta del partner, la componente economica influisce «abbastanza» per un quarto degli intervistati, 24,6 per cento, e «molto» per il 7. Dunque per la maggioranza, il 68,4 , gli aspetti economici hanno non contano. Attenzione però. Se si guarda ai dati in modo analitico si scopre che per i più giovani l'aspetto economico ha un peso maggiore sulla scelta del partner: è così per il 33,6 per cento di quanti hanno un'età compresa tra i 18 e i 24 anni a fronte del 29,7 di chi ha fra i 25 ed i 30 anni. Permangono ancora molte differenze di giudizio rispetto ai rapporti tra uomo e donna. Per esempio appena più della metà degli intervistati il 52,8 per cento ritiene accettabile che una donna possa avere avuto più di 20 partner mentre un altro 47,2 la pensa in modo opposto. E le opinioni divergono drasticamente tra i due sessi: una ragazza su tre sostiene che sia molto accettabile (33,3) mentre soltanto il 15 per cento lo ritiene «per niente accettabile». Fra i ragazzi la situazione si ribalta: soltanto la minoranza lo considera «molto» accettabile, 17,1, mentre il 28,7 per cento «per niente». Anche su altri fronti i più giovani sono decisamente tradizionalisti. Deve essere l'uomo a dichiararsi per primo? Tra i 18 e i 24 anni il 36,5 per cento pensa di sì contro il 32,7 di giovani tra i 25 ed i 30. E poi sulla differenza d'età danno il via libera alla coppia Trump- Melania e non al modello Madonna o Jennifer Lopez. Uno su cinque pensa la coppia possa funzionare solo nel caso in cui sia l'uomo più avanti negli anni. La fedeltà appare una chimera anche per i Millennials. Tre su dieci si dicono pronti a troncare in caso di tradimento ma poi due su dieci ammettono di aver avuto rapporti con gli ex.

Infine più della metà degli intervistati, il 64 per cento è favorevole all'adozione anche per le coppie omosessuali.

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