
È "allarme grillino" al Nazareno: "Elly Schlein è ostaggio di Giuseppe Conte". La trattativa tra Pd e M5s per le prossime elezioni regionali sta creando malumori nel partito. Soprattutto per la gestione delle partite elettorali in Toscana e Campania. Due giorni fa il governatore uscente della Toscana Eugenio Giani ha avuto un lungo faccia a faccia con la segretaria al Nazareno. Sul tavolo, la ricandidatura per la presidenza della Regione. Il Pd non ha ancora dato l'ok all'uscente Giani. E potrebbe non farlo per il veto di Giuseppe Conte. Ecco che tra i dem si materializza lo scenario lucano. Ce lo spiega un ex ministro Pd, oggi parlamentare (non in quota Schlein): "L'ultima volta, che per colpa del veto di Conte, il candidato è stato deciso a Roma, superando le indicazioni locali, è avvenuta in Basilicata. Sappiamo come è finita. Piero Marrese, candidato scelto da Schlein-Conte, provando lo strappo di Marcello Pittella, è stato battuto con 30 punti di scarto". Nel partito comincia a montare la rivolta per la linea troppo morbida rispetto ai ricatti di Conte. In realtà Schlein ha una strategia in testa: vincere le regionali contro Meloni e lanciare la volata finale per le politiche.
Si accelera nel centrodestra. Oggi è in programma un vertice tra i leader Salvini, Tajani e Meloni. Chiusi gli accordi in Toscana e Puglia: il meloniano Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, guiderà la coalizione di centrodestra per la conquista della Regione. In Puglia si attende il via libera al forzista Mauro D'Attis. Ancora aperte le trattative in Campania e Veneto. I destini delle due regioni si incrociano. Se la Lega la spunta in Veneto, allora in Campania si apre la strada per la candidatura di Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri. A parti invertite, il nome sul tavolo è quello di Gianpiero Zinzi, coordinatore del Carroccio. Ma potrebbe ritornare in campo il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Il centrodestra guarda con preoccupazione anche ai movimenti di alcune procure in Calabria che potrebbe portare al voto anticipato.
In Campania lo scenario è ancor più clamoroso. Vincenzo De Luca e Giuseppe Conte hanno stretto un patto di ferro per le regionali. Entrambi hanno in nemico-avversario comune: Elly Schlein. A cena, in un ristorante romano, De Luca e Conte hanno definito i dettagli dell'intesa che il Giornale è in grado di rivelare. Per ora il candidato è Roberto Fico: nome su cui Conte non può far marcia indietro.
Però l'ex presidente della Camera viene considerato ormai (sia da Conte che da De Luca) una pedina nelle mani del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Da qui l'intesa sulla rosa di nomi: Fico e altri due (contiani di ferro) su cui potrebbe arrivare l'ok finale di De Luca. Operazione che taglia completamente fuori Schlein e i Ruotolo vari.