Cronaca internazionale

I miliardi anti-sisma svaniti e lo scandalo dei condoni

Il giallo dei fondi della Banca mondiale e delle tasse per la prevenzione. Irregolare il 50% degli edifici

I miliardi anti-sisma svaniti e lo scandalo dei condoni

Nel 2018 oltre il 50 per cento degli edifici in Turchia - pari a quasi 13 milioni di edifici - sono stati costruiti in violazione delle normative. E fino a 75mila edifici nella zona colpita nel 1999 dal terremoto nel sud della Turchia hanno ricevuto amnistie edilizie. In compenso, non si capisce dove siano finiti ben 512,2 milioni di dollari devoluti l'anno scorso dalla Banca mondiale per rendere gli edifici più resilienti ai disastri naturali. E come siano stati spesi oltre 4,3 miliardi di euro rastrellati dai contribuenti turchi tassati per favorire la prevenzione dei disastri e lo sviluppo dei servizi di emergenza. La risposta la offre Ali Yildiz dell'organizzazione Arrested Lawyers Initiative: «Queste immagini così cupe mostrano la corruzione diffusa e la mancanza di controllo. In tutta la Turchia sono crollati ospedali, uffici comunali, piste di atterraggio, ponti e persino edifici delle agenzie di emergenza provinciali».

Il quadro è desolante a causa dell'incoscienza umana: se si fossero fatte le cose per bene questa catastrofe sarebbe stata evitabile. Ma tutti si chiedono come mai anche edifici costruiti di recente si siano sgretolati come castelli di sabbia. Le moderne tecniche di costruzione dovrebbero consentire agli edifici di resistere a terremoti di questa portata. E i regolamenti a seguito di precedenti disastri nel paese (nel terremoto del 1999 intorno alla città di Izmit morirono 17mila persone) avrebbero dovuto garantire che queste protezioni fossero integrate. Invece così non è stato. Perché?

Andiamo sul concreto. Una bella ricerca svolta dalla Bbc ha analizzato l'iter edilizio di tre edifici crollati miseramente sotto la violenza delle scosse. Il primo è un condominio a Malatya sgretolato per metà e per un quarto sopravvissuto come una fetta di melone. Questi appartamenti erano stati costruiti solo l'anno scorso e l'annuncio che si poteva leggere sui social era di questo tenore: «Completato in conformità con le ultime normative antisismiche». Tutti i materiali e la lavorazione utilizzati erano di «qualità di prima classe». In realtà, la recente costruzione avrebbe dovuto seguire gli standard più recenti, aggiornati nel 2018, che richiedono alle strutture nelle regioni soggette a terremoti di utilizzare calcestruzzo di alta qualità rinforzato con barre d'acciaio. Colonne e travi devono essere distribuite per assorbire efficacemente l'impatto dei terremoti. Ma queste regole sono state completamente disattese. L'altro condominio di recente costruzione sotto accusa si trova nella città portuale di Iskenderun ed è stato in gran parte distrutto. Il lato e il retro dell'edificio di 16 piani sono crollati completamente, lasciando in piedi solo una scheggia del blocco. Altra località, stesse immagini agghiaccianti. Ad Antalya, gran parte di un complesso di appartamenti di nove piani costruito nel 2019 è stato ridotto in macerie.

Ma alla cerimonia di apertura si lodavano le «qualità costruttive».

Commenti