Colpo di scena: adesso è rottura tra il Movimento No Tav e i Cinque Stelle. Il portavoce del gruppo che contesta la Torino-Lione punta il dito contro i pentastellati. Dopo aver sposato in passato la linea grillina, adesso Alberto Perino si smarca e punta il dito proprio contro Di Maio&Co. "I Si Tav eTelt fanno i fatti, vanno avanti e lanciano gli appalti. I Cinque stelle continuano a fare sterili proclami invece di fare atti amministrativi", scrive in un documento di fuoco in cui sostanzialmente accusa i Ciqnue Stelle di non aver dato seguito alle promesse della campagna elettorale. Poi dà anche qualche consiglio all'ala grillina dell'esecutivo: "E pensare che di cartucce da sparare ne avrebbero tantissime per bloccare gli ingranaggi della grande opera. Basta volerlo fare. Ma per non disturbare il manovratore (Telt e Lega) queste cose non non vengono fatte da chi è stato mandato a Roma per bloccare la Torino-Lione”.
A questo punto arriva l'affondo più duro che ha il sapore di una vera rottura tra i No Tav e i Cinque Stelle: "Quando l'analisi costi benefici sarà conclusa vedranno cosa fare, se saranno ancora al governo e se esisteranno ancora. In che mani ci siamo messi". E a farne le spese dell'attacco No Tav sono proprio gli attivisti grillini della Val Susa come ad esempio Francesca Frediani, consigliera regionale, che risponde a Perino e lancia un messaggio al governo: "Siamo la prima forza politica del Paese, finalmente al governo - scrive la consigliera regionale - Ma l'opposizione alla Torino-Lione, è una nostra bandiera.
La Val Susa ha dimostrato di avere fiducia in noi e la responsabilità di questa fiducia è grande, soprattutto per i portavoce legati a questo territorio. Dal nostro ministro ci si aspetta un gesto formale forte e deciso”.
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