I novantasette eroi di Ulsan-Mamelodi

Il torneo attira se in campo ci sono le squadre europee ed un paio di sudamericane, dunque il vero football, tutto il resto non fa provincia

I novantasette eroi di Ulsan-Mamelodi
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Bagno di sangue per i bagarini davanti allo stadio Inter&Co (evitare malignità e perditempo), la città, Orlando, lo Stato, Florida. Il cartellone del mondiale per club proponeva l'epocale sfida tra i coreani dell'Ulsan Hyundai e i sudafricani del Mamelodi Sundonws, non un grande spot per il calcio ma una carta di credito per chi lo comanda. L'allerta tornado non agevolava l'affluenza di pubblico, così hanno detto quelli della Fifa per spiegare gli spalti assolutamente vuoti; quando l'arbitro francese Clement Turpin ha fischiato l'inizio della partita, sulle gradinate erano presenti e paganti spettatori 97, in lettere novantasette, tornato il sereno si è fatta ressa all'ingresso dell'impianto; eccitata dal richiamo dell'evento, la folla ha esibito il tagliando recuperando i posti nelle tribune, così arrivando a un totale di 3412 paganti, mancato purtroppo il record di incasso, i biglietti invenduti offerti come memorabilia. Qualcuno ha pensato che la partita di football fosse una delle attrazioni di Disney World, Paperino, Topolino and company, è stato poi informato che trattavasi del parco divertimenti allestito da Infantino che non è affatto un cartone animato ma è animato dallo spirito decoubertiniano per il quale l'importante non è vincere ma (far) partecipare. Per l'almanacco, hanno vinto i sudafricani di Pretoria, tra la ola dei presenti. Già nell'esordio del Chelsea contro Los Angeles FC, al Mercedes Benz di Atlanta, si erano registrati 22mila spettatori su una capienza di 66mila, l'intero primo livello dello stadio era stato chiuso per mancanza di pubblico. Il torneo attira se in campo ci sono le squadre europee ed un paio di sudamericane, dunque il vero football, tutto il resto non fa provincia ed è una furbata elettorale del capo Fifa che ha convocato, per il mondiale, club all'insaputa del mondo. I 97 eroi di Orlando meriterebbero un premio, andrebbero ricordati per nome e cognome.

L'episodio fa tornare alla mente il debutto di un comico, Pippo Franco, in un cabaret romano, alla presenza di un solo spettatore. L'attore, emozionato, utilizzò la formula consueta:Signori e signore, buona sera. Dalla sala buia partì una voce sola:Chiamami pure Alberto.

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