Politica

I provvedimenti

Dall’energia alle tasse: i principali temi esaminati dal primo Consiglio dei Ministri dedicato ai temi economici. Le misure avviate e quelle allo studio

I provvedimenti

Fisco: Cuneo, confermati i tagli già decisi

L’emergenza energetica toglie spazio alle misure di sgravo fiscale dalla flat tax al taglio del cuneo fiscale. Infatti, come spiegato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, «le misure di natura fiscale e di spesa previdenziale dovranno essere coperte all’interno dello stesso settore d’intervento altrimenti non rispetteremo l'obiettivo che abbiamo dichiarato di mettere tutte le risorse a disposizione» per le misure contro i rincari energetici. Alla luce di queste dichiarazioni, se sull’estensione della flat tax agli autonomi, che ha un costo esiguo di 1,1 miliardi, e per quella incrementale rimane qualche speranza, non ci sono possibilità di trovare risorse da destinare alla proposta di una tassa piatta al 15% o al 23 per cento. Sul cuneo fiscale si va verso la conferma del taglio del 2% dei contributi già varato da Draghi, che ha un costo fra i 3 e i 4 miliardi. Resta allo studio una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, con un forfait del 5% su sanzioni e interessi e un piano di pagamenti in 5 anni, oltre a un possibile stralcio per le cartelle fino a 1.000 euro.

Pensioni: Riforma nel 2023 Target Quota 41

«Quota 41 è un punto di riferimento come nuova misura pensionistica per il 2023, oltre al rinnovo di Ape sociale e Opzione Donna». Così si è espresso il ministro del Lavoro Marina Calderone, ieri dopo aver incontrato 26 sigle tra sindacati e associazioni datoriali. «Arriveremo a fare una riforma delle pensioni complessiva, al di là delle singole misure che finiranno nella prossima legge di Bilancio, perché la riforma Fornero ha portato a otto salvaguardie senza valutare alcune situazioni oggettive», ha spiegato rimandando a una revisione più ampia da effettuare nel 2023. Anche perché - come ha evidenziato il ministro Giorgetti - gli interventi dovranno essere a invarianza di spesa. Il costo della flessibilità dovrà essere molto light. Oltre ad Ape social e Opzione Donna, si potrà introdurre una Quota 41 «mascherata» cioè una «Quota 102» o «103» con il requisito dell’età il cui costo è ridotto e il cui finanziamento si attinga da altri capitoli del welfare come il reddito grillino. D’altronde, Calderone ha detto che il suo obiettivo è «potenziare le politiche per l’inserimento di giovani e donne». Quindi stop ai sussidi per stare sul divano.

Reddito di cittadinanza: Chi può lavorare avrà vita dura

Novità in vista anche sul Reddito di cittadinanza, che non sarà toccato per chi non può lavorare, «non è questo il messaggio», ha spiegato il ministro del Lavoro Marina Calderone. Invece chi è nelle condizioni di lavorare o lo sarà attraverso dei percorsi di riqualificazione deve trovare «la giusta collocazione». E questo lo si potrà fare potenziando il fronte delle politiche attive e rendendo «effettivo» l’incrocio tra domanda e offerta. Sui navigator il ministro ha confermato che non è tecnicamente possibile una proroga e sottolinea che «le Regioni e i soggetti interessati erano consapevoli della norma di legge che poneva il termine del 31 ottobre». Sono circa 1.500 i navigator che. nati proprio con il Reddito di Cittadinanza per aiutare i beneficiari a trovare un’occupazione, ora si trovano senza un contratto: i sindacati si preparano ad un nuovo presidio martedì 8 novembre, davanti al ministero del Lavoro per chiedere nuovamente «la ricerca di una soluzione strutturale ed il riconoscimento della loro esperienza professionale», dicono i sindacati di categoria.

Energia: Più gas italiano e concessioni

L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha fin da subito la volontà di ridurre la dipendenza dell’Italia dalle importazioni di gas estere attraverso il potenziamento della produzione di gas nazionale. Il premier, nella conferenza a valle del Consiglio dei ministri di ieri, ha annunciato che in un emendamento del Decreto Aiuti ter verranno liberate «alcune estrazioni di gas italiano, ampliando concessioni in essere e immaginando nuove concessioni». Come spiegato dal ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, i nuovi concessionari dovranno mettere a disposizione del Gse da gennaio fino a 2 miliardi di metri cubi di gas (il 75% del metano subito estraibile) a prezzo calmierato che poi saranno distribuiti alle imprese gasivore. Saranno autorizzate estrazioni da giacimenti che abbiano capacità superiori ai 500 milioni di metri cubi, per una stima di 15 miliardi sfruttabili nell’arco di dieci anni. Il tutto deve avvenire al di sotto del 45esimo parallelo con l’eccezione che riguarda il ramo Goro del fiume Po. Sarà prevista anche una deroga per nuove concessioni tra 9 e 12 miglia dalla costa.

Superbonus: La detrazione scende al 90%

Il governo mette mano al superbonus. La detrazione per i lavori di efficientamento energetico degli edifici, infatti, sarà ridotta dall’attuale 110%. In vista della legge di bilancio, il governo sta studiando una revisione straordinaria dell’incentivo, che parte da una riduzione dell’aliquota dal 110%, finora garantita per i condomini anche nel 2023, al 90%. Si riapre inoltre l’accesso al bonus (con la stessa percentuale) alle villette, anche se con precisi paletti: i proprietari dovranno risiedervi e avere un reddito massimo di 15 mila euro. La soglia però potrà salire in base al numero di componenti la famiglia, introducendo così una sorta di sistema basato sul quoziente familiare. A fine settembre, secondo gli ultimi dati dell’Enea, gli investimenti ammessi alla detrazione del superbonus 110% sono stati complessivamente 51,21 miliardi, con detrazioni a carico dello stato previste a fine lavori per 56,33 miliardi. Il Pnrr destina complessivamente 13,95 miliardi alla misura.

Secondo i dati di Ance giovani, il Superbonus ha permesso l’efficientamento energetico di 35 mila condomini.

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