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I ristoratori esasperati in piazza "Lo Stato incapace ci fa fallire"

I gestori dei pub: "Così non possiamo pagare gli affitti" Il 28 ottobre si replica: protesta in strada in più Comuni

I ristoratori esasperati in piazza "Lo Stato incapace ci fa fallire"

Milano. Non si placa la protesta dei ristoratori di Milano che, anche ieri sera, si sono raccolti sotto il Pirellone. Già martedì, quando tirava aria di lockdown serale, i gestori di pub, ristoranti, enoteche, si serano riversati in strada per urlare tutta la loro protesta. Ieri, la replica. Con una rabbia sempre crescente perché «Così il governo ci ammazza». «Siamo stufi», hanno urlato i rappresentanti di un settore già falcidiato dal coprifuoco primaverile. Tanti gli slogan sui cartelli alzati verso il cielo: «No lockdown di Natale», «Zero aiuti alle partite Iva malate di Covid», «Milano fantasma per colpa di un governo incapace»; e il più duro, «La nostra colpa? La vostra incapacità».

L'ira monta come la panna: «Servono aiuti, non decreti restrittivi», è la sintesi della protesta. Un manifestante si adira: «I ristoranti hanno già sofferto molto - spieg - Stavamo appena iniziando a riprenderci e invece ora arrivano nuove limitazioni. Gli aiuti però continuano a non arrivare. Certo non ci stanno chiudendo, ma è quasi come se lo stessero facendo, perché con orari ridotti i nostri incassi diminuiranno di nuovo e non riusciremo più a pagare fornitori e affitti».

Un altro sottolinea un aspetto poco considerato: «Così si favorisce solo l'abusivismo. Sappiamo bene quanti venditori di alcol ci sono nelle zone della movida. Così si alimenta soltanto la vendita abusiva togliendo lavoro alle persone oneste che pagano le tasse. Complimenti». E ancora: «Ci stiamo ammazzando per sopravvivere. Da febbraio ad oggi siamo stati massacrati. Falliamo per mano dello Stato. Ma stiamo scherzando?. Basta con gli spot televisivi dei politici».

Intanto, Fipe-Confcommercio ha annunciato una nuova manifestazione per mercoledì 28 ottobre, quando i gestori dei pubblici esercizi, alle 11:30, occuperanno le piazze di 10 capoluoghi di Regione, tra cui Milano, e Bergamo.

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