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I sindacati sbottano contro la Azzolina: "Si assuma le sue responsabilità"

Il ministro accusa i sindacati: "C'è chi rema contro la riapertura delle scuole". Arriva la dura replica: "Azzolina imbarazzante, vuole fare il comandante modello Schettino"

I sindacati sbottano contro la Azzolina: "Si assuma le sue responsabilità"

Banchi monoposto, trasporti, aule mancanti, organici e riapertura delle scuole: Lucia Azzolina finisce nuovamente al centro di infinite polemiche. A provocare una durissima reazione questa volta sono state le pesantissime dichiarazioni rilasciate nelle scorse ore: il ministro dell'Istruzione ha puntato il dito contro il sindacato, parlando di un atto di sabotaggio "da parte di chi non vuole che la scuola riparta". E la sua posizione pare sia chiara: il 14 settembre si torna in aula. Ma i momenti di tensione sono ancora costanti e la possibilità di un nuovo lockdown non è ancora stato del tutto escluso.

Ecco perché Lena Gissi ha invitato la titolare del dicastero di Viale Trastevere a lavorare di più e apparire di meno, lanciando una netta stoccata nei suoi confronti: "Da sempre abbiamo imparato a remare per portare la nave in porto, ci rendiamo conto che la ministra vuole fare il comandante modello Schettino". Le parole della grillina non hanno fatto altro che infuocare nuovamente la situazione, che già era diventata difficoltosa prima dell'emergenza Coronavirus a causa della questione concorsi. "I sindacati non hanno alcun interesse a sabotare l'apertura della scuola, anche perché ci stanno già pensando i ritardi della gestione burocratica e amministrativa del Ministero nonchè le difficoltà che ha rappresentanto il commissario Arcuri descrivendo i tempi di consegna dei banchi richiesti dalle scuole", ha voluto precisare la segretaria della Cisl Scuola.

"Azzolina imbarazzante"

Le ha fatto eco Francesco Sinopoli, che non ci sta e denuncia un "fatto grave" che ha scaturito "fastidio e sconcerto": a suo giudizio la Azzolina, nonostante la gravità del momento, continua a scaricare sugli altri le proprie responsabilità e quelle del governo. "Ma questo tentativo imbarazzante di attribuire la colpa al sindacato non funzionerà", ha tuonato il segretario della Flc-Cgil. Tutto ciò viene visto come l'ennesima operazione politica: l'aumento dei contagi certamente rappresenta un campanello d'allarme, ma è sotto gli occhi di tutti che "i ritardi accumulati sino ad ora sono difficilmente recuperabili, che le risorse stanziate, faticosamente recuperate grazie alla spinta dei sindacati e dei movimenti, non bastano". Per Sinopoli è lampante "di chi sono le responsabilità" e pertanto ha invitato il ministro dell'Istruzione a "fare il suo lavoro, nel tempo ristretto che rimane, per la riapertura scuola".

Non si è fatta attendere la reazione del Partito democratico, che ancora una volta ha risposto a muso duro alla posizione della pentastellata. "Si tratta di dichiarazioni sbagliate e irresponsabili", ha accusato il parlamentare dem Matteo Orfini. Sulla stessa linea Francesco Verducci, che parla di un tentativo di scaricabarile "grottesco e fuori dalla realtà".

Il vicepresidente della Commissione Cultura e Istruzione del Senato ha invitato il governo a "perseguire il massimo di condivisione" piuttosto che soffiare "sul fuoco della tensione sociale su un fronte delicatissimo come quello della scuola", ritenendo "grave e sbagliato" questo atteggiamento.

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