«Basta buonismo: qui siamo tolleranti verso tutti, ma solo quando c'è rispetto reciproco. E qui a Portoferraio, mi creda, non c'era affatto». Non usa mezze parole il sindaco di Portoferrario, Mario Ferrari (nella foto), all'indomani della firma dell'ordinanza che ha espulso dall'isola d'Elba trentatré rom appartenenti a due famiglie. Per lui sindaco da due anni, eletto con una lista civica la misura era davvero colma.
Sindaco, come si è arrivati alla scelta di allontanare dall'isola i rom?
«È stata una scelta obbligata: i tre caravan erano accampati proprio dietro il porto, dove ogni giorno transita l'80% delle persone che sbarcano all'Elba. La prima immagine davanti agli occhi di residenti e turisti era un campo rom nel degrado. Una scena che purtroppo era diventata prassi comune».
Ad esempio?
«Gli accampati andavano nel parcheggio, si sistemavano tra le auto in sosta, si abbassavano i pantaloni e facevano i loro comodi. Così anche se non rubavano l'auto, lasciavano comunque un ricordino davanti allo sportello. Al supermercato, invece, entravano in gruppo e aprivano pacchetti di merendine, mangiando senza pagare. In altri casi, rubavano i portafogli agli anziani in coda. Alla spiaggia vicina al campo rom non c'è stato un solo bagnante che non abbia subito un furto».
Ma chi erano, di preciso?
In realtà sono due nuclei familiari di origine romana, ma incredibilmente numerosi: un uomo con due mogli e venti figli, più il cognato con una moglie e altri 8 figli. Hanno creato disagi a tutti, anche ai più aperti e tolleranti degli elbani».
Quindi ha deciso di agire
«Il problema era il modo: anche se ho competenze, non ho autonomia per intervenire nel campo dell'ordine pubblico senza coinvolgere la prefettura e allungare i tempi. Ho scelto di operare nell'ambito igienico sanitario, anche perché il campo rom era a 50 metri dal mercato e a 500 da abitazioni e uffici. Alla fine è stato un successo perché vigili e carabinieri si sono comportati con equilibrio e fermezza».
Che tipo di reazione ha visto, nei suoi concittadini?
«Gli elbani sono tutti con me: mi
sono meravigliato nel vedere la gente che mi fermava per strada per ringraziarmi. Non me lo sarei mai aspettato. Una commessa del supermercato mi ha persino dato un bacio, ha detto che ora sente di vivere più tranquilla».MG
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.