Elezioni politiche 2022

"I soldi non vengano solo dal lavoro". La gaffe della dem Rachele Scarpa

Già al centro delle polemiche per alcune dichiarazioni su Israele, la candidata Pd continua a fare discutere: ecco l’ennesima figuraccia

"I soldi non vengano solo dal lavoro". La gaffe della dem Rachele Scarpa

Presentati in pompa magna, con elogi quasi melensi, i giovani candidati del Partito democratico rappresentano un boomerang per Enrico Letta. Emblematico il caso La Regina, noto per le sue posizioni anti-Israele. Sulla stessa scia, impossibile non pensare a Rachele Scarpa:“Chi si ostina a parlare del 'diritto di Israele di difendersi' si rifiuta di cogliere la gravità e la complessità della situazione”, il suo pensiero.

Ma la candidata dem “Under 35” in Veneto si è resa “protagonista” anche di un’altra vicenda. Nelle ultime ore è diventato virale un video del 2021. Il motivo? Dichiarazioni alquanto discutibili, se non peggio. Nella clip la 25enne afferma che "è necessario interrompere il circolo vizioso per cui il lavoro è l'unico mezzo di sostentamento per le persone".

Non sono passati anni, il video risale a pochi mesi fa. E non si può neanche parlare di lapsus o fraintendimento: Rachele Scarpa dice quel che dice leggendo un testo scritto. C’è stato anche un pensiero profondo, dunque. Il risultato però è la bagarre sui social network. Non parliamo di un’attivista o di una simpatizzante, ma di una capolista Pd. Un profilo su cui Letta ha puntato con convinzione.

Tanti i commenti sul web, anche Luigi Marattin è intervenuto nel dibattito. “Che cosa significa? Che io debba invece essere la rendita, dietro cui non c'è produzione, crescita, occupazione? Oppure il sussidio? E in quel caso, chi produce il reddito necessario per creare e distribuire il sussidio? Altri 'mezzi di sostentamento’, sul momento, non me ne vengono in mente”, l’analisi del volto di Italia Viva. Travolta dalle polemiche, Rachele Scarpa ha scelto Twitter per fornire la sua versione e ha puntualizzato: “Il Pd è il partito del lavoro che resta il primo strumento di emancipazione. 'Sostentamento’ è però un insieme più ampio di diritti, che devono essere garantiti. Senza polemiche: magari lo capisce meno chi ha sempre difeso la precarietà chiamandola 'flessibilità'”. E ancora il renziano: "La candidata Pd poi è stata così gentile da rispondermi, ma tuttavia senza davvero rispondere alla domanda che avevo fatto.

Ha preferito riciclare qualche vecchio slogan della Cgil contro il Jobs Act, che per alcuni è il jolly utile quando non sai bene cosa dire".

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