Elezioni politiche 2022

Letta spalle al muro, Pd nel caos: alla fine La Regina lascia

Prima smentisce, poi conferma la sua rinuncia alla candidatura: Raffaele La Regina è l'emblema della confusione che regna in casa del Pd

Letta spalle al muro, Pd nel caos: alla fine La Regina lascia

Che il Pd abbia le idee confuse non è una novità, ma che siano così tanto confuse non è normale. Non lo è nemmeno per un partito che per settimane ha sventolato "l'agenda Draghi" dicendosi unico erede dei principi del governo dimissionario per poi, contemporaneamente, prendere in squadra Sinistra italiana di Nicola Fratoianni che non ha mai votato una fiducia a Mario Draghi. Fatto sta che dopo aver smentito le voci circolate nella nottata di ieri circa un suo possibile passo indietro a causa dei post in merito a Israele, Raffaele La Regina, dopo pranzo, ha invece deciso di ritirare la sua candidatura dalle liste del Pd. Ma andiamo con ordine.

Il caso dei post contro Israele

Ieri, il Giornale ha pubblicato un articolo incentrato su un post Twitter di Raffaele La Regina risalente a dicembre 2017 (meno di cinque anni fa). In questo post, il giovane candidato, oggi 29enne, scriveva: "Donald Trump è il peggio potesse capitare al mondo, adesso. Gerusalemme è il luogo sacro per tre principali religioni monoteiste, occupata in maniera illegale e violenta da Israele durante la guerra dei 6 giorni. Solidarietà al popolo palestinese, no Pasaran!". Nel 2017, Raffaele La Regina aveva 24 anni. Andando avanti, Domenico Di Sanzo sul suo pezzo per il Giornale trova un altro post social del candidato dem, questo risalente a tempi ben più recenti. Era il 10 dicembre del 2020 quando La Regina scriveva: "In cosa credete di più: legittimità dello Stato di Israele, alieni o al mollicato di Mauairedd? E perché proprio al mollicato?". Meno di due anni fa, La Regina aveva 27 anni. Questo è importante da tenere a mente per i risvolti successivi. Ieri, in conferenza, La Regina si è scusato, spinto dal segretario, ed Enrico Letta voleva mettere un punto alla questione, accusando addirittura il Giornale: "Le parole di Raffaele La Regina chiudono una polemica che Il Giornale ha voluto alzare".

La rabbia della comunità ebraica e israeliana

Davanti a questi post, la comunità di Israele in Italia alza, giustamente, la voce. "Le scuse di circostanza del signor Raffaele La Regina sono per noi del tutto insufficienti, poiché di circostanza e soltanto strumentali al raggiungimento del suo obiettivo personale: l'elezione in Parlamento", dichiara in una nota Alessandro Bertoldi, presidente di Alleanza per Israele, che aggiunge: "Chiediamo con forza al segretario del Partito democratico Enrico Letta di escludere questo candidato dalle liste, dando un chiaro segnale di vicinanza al popolo ebraico". Parole dure sono arrivate anche da Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma: "Candidare i giovani in Parlamento è una scelta di valore, soprattutto se i candidati portano valore e idee innovative. Se bisogna leggere tesi di odio che negano il diritto d'Israele ad esistere allora abbiamo un grande problema".

Le piroette di Letta e La Regina

Prese di posizione forti da parte della comunità israeliana ed ebraica, che consideravano tutt'altro che chiusa la vicenda. Di diverso avviso il Pd, tanto che davanti all'indiscrezione rilanciata da Open questa notte di una possibile rinuncia alla candidatura da parte di Raffaele La Regina, vista l'ingestibilità della situazione, lo stesso candidato si era mostrato irremovibile: "Nessun passo indietro, stiamo lavorando alla campagna elettorale con passione e determinazione. La vicenda di ieri si è chiusa con le mie scuse, la destra vorrebbe tenerla aperta. Come detto al Pd, giovani e Sud saranno il motore della crescita del Paese. Andiamo avanti!". Nel frattempo, Matteo Salvini aveva rilanciato la notizia del passo indietro, dal Pd derubricata a "fake news che Matteo Salvini maldestramente alimenta".

Ma evidentemente non era una fake news, visto che poche ore dopo, davanti ad altre proteste, Raffaele La Regina ha fatto un nuovo post: "Quando si ha 20 anni si esprimono e si pensano molte cose. Poi si cresce, si studia, si cambia idea. Rinuncio alla mia candidatura perché il Pd viene prima di tutto e perché questa campagna elettorale è troppo importante per essere inquinata in questo modo". Il tweet di questa mattina è sparito, come se si potesse eliminare tutto con un semplice "delete" e Raffaele La Regina si trincera dietro la scusante dei 20anni. Peccato ne avesse 27 quando ha scritto l'ultimo dei post sotto accusa.

Non proprio un ragazzino.

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