Carni avariate; prodotti scaduti e privi di indicazione di provenienza; cibi scongelati, ricongelati e venduti come freschi. Un ristorante etnico su due viola le norme igienico sanitarie e froda i propri clienti spacciando come appena pescato pesce congelato l'anno prima o come verdura fresca di stagione alimenti conservati nei sacchi della spazzatura. Chiuse 22 imprese commerciali che valgono oltre 5,3 milioni di euro. I controlli a tappeto dei Nas si rivelano come sempre utilissimi soprattutto da quando dilaga l'All you can eat etnico che però spesso nasconde insidie pericolose per la nostra salute. In maggio i Nuclei antisofisticazione dei carabinieri hanno effettuato 515 ispezioni grazie alle quali sono emerse irregolarità in 242 strutture, ovvero nel 47 per cento dei casi. Frode in commercio e cattiva conservazione degli alimenti i reati riscontrati. In tutto 477 le violazioni penali ed amministrative riscontrate e quasi 300 operatori multati per un totale di 411mila euro.Il settore che si è rivelato più incline a non rispettare le regole igieniche è quello della ristorazione, dove il 48 per cento dei locali controllati ha presentato irregolarità, mentre nei controlli sui grossisti e nei depositi di alimenti etnici sono state riscontrate irregolarità nel 41 per cento dei casi. E se è vero che i ristoranti si servono prevalentemente di derrate alimentari di origine nazionale o Ue non sempre la loro qualità e igiene è assicurata lungo la filiera gestionale. Complessivamente i Nas hanno sequestrato 128 tonnellate di prodotti ittici, carnei e vegetali perché giudicati non idonee al consumo in quanto privi di tracciabilità ed in cattivo stato di conservazione, per un valore commerciale di circa 232mila euro.
«Ben vengano le cucine etniche, a tutti piace il sushi, ma All you can eat non può fare rima con rischio di intossicazione alimentare: le regole valgono per tutti -il commento del ministro della Salute, Giulia Grillo- Non si mette a rischio la salute dei cittadini con pratiche illegali per mantenere i prezzi stracciati. Etnico non deve far rima con fuorilegge». Il generale di divisione dei Carabinieri, Adelmo Lusi, spiega che nel mirino dei controlli son finiti soprattutto i ristoranti che servono sushi, alimento che presenta rischi alti per la salute se non ben conservato. Tra i casi più eclatanti un risorante di Pescara dove gli alimenti in cattivo stato di conservazione ed insudiciati venivano proposti alla clientela come freschi pur essendo congelati. Sequestrati 200 kg di alimenti per un valore pari a un milione di euro. A Treviso scovati 85 quintali di prodotti alimentari etnici, pronti per essere commercializzati, ma scaduti da diversi mesi.
E ancora a Napoli dove sono stati sequestrati, all'interno di un supermercato gestito da un cittadino cinese, 500 kg di pollame e prodotti ittici poiché rinvenuti in cattivo stato di conservazione. Scovate anche 33 confezioni di uova di anatra salate, già cotte, la cui importazione è proibita. I Nas di Padova hanno bloccato 200 kg di prodotti alimentari etnici congelati ma in realtà conservati a 19 gradi di temperatura dunque a rischio di contaminazione pronti per essere venduti.
A
Parma è stato denunciato il titolare di un ristorante etnico responsabile di aver detenuto alimenti vari (spaghetti di soia, ripieno per ravioli) in secchi di plastica del tipo usato per le pulizie e in sacchi non idonei.
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