"Immeritata la beatificazione del sindaco Gualtieri"

Gasparri boccia la gestione della città: "Roma continua a soffrire tutti i suoi mali"

"Immeritata la beatificazione del sindaco Gualtieri"
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Si torna a parlare bene di Roma, Capitale d'Italia che funziona, e questa è una buona notizia. È un fatto che nei giorni tra il 21 aprile, la Pasquetta in cui muore Papa Francesco e il 18 maggio, quando si insedia il nuovo papa americano, Leone XIV, la città vede sfilare i grandi del mondo senza che ci sia un intoppo, un incidente. E questo mentre si giocano gli Internazionali di tennis con Sinner e la partita dell'Olimpico tra Roma e Milan. Settimane in cui c'è stata una concentrazione di eventi, in pieno Giubileo con milioni di pellegrini e turisti, tifosi e curiosi. Tutto fila liscio anche alle celebrazioni del 25 Aprile, poi al concertone del Primo Maggio, e di qui parte il peana per il sindaco Roberto Gualtieri.

Solo che qualcuno dentro Forza Italia non accetta che si riduca a un suo merito come sta succedendo, avanzando il sospetto di un'ingiustificata propaganda.

Il primo ad insorgere è il capogruppo azzurro al Senato, Maurizio Gasparri. «Santificazione immeritata, quella di Gualtieri - dice al Giornale- , ha fatto quel che doveva, al di sotto del minimo sindacale. Ha tagliato l'erba a Castel Sant'Angelo, cresciuta a dismisura così che neppure chi di solito portava a passeggiare i cani, come mia moglie, ci andava più per paura delle zecche. Poi ha pedonalizzato una strada, via Ottaviano, benissimo. E ha lentamente portato alla fine i lavori per aprire il sottopasso davanti al Vaticano, la cui inaugurazione è più merito delle sollecitazioni di monsignor Fisichella, che di Gualtieri. Insomma, mi pare una beatificazione senza il beato. Roma continua ad avere tutti i suoi problemi, basta vedere il cantiere per la metro a piazza Venezia che se va bene sarà lì ancora per un anno».

Il portavoce azzurro, Raffaele Nevi, scherza sul fatto che Gualtieri, che per vie normali comunica quasi niente ai cittadini romani, sui media fa la parte del leone.«Il sindaco - dice- sta diventando un influencer, nel tentativo di coprire con la comunicazione le promesse che aveva fatto di rivoluzionare la città di Roma e non ha rispettato. Ma al di là della cortina fumogena social, chi vive a Roma si rende conto della insicurezza, della sporcizia e dei disagi che non solo non diminuiscono ma addirittura aumentano».

Conosce bene le zone più degradate della capitale Alessandro Battilocchio, responsabile di Fi per le periferie: «Roma è una città complessa e, anche a causa di utopie urbanistiche dei decenni passati, si sono create aree di

disagio, degrado e illegalità, anche a ridosso del centro storico. Molte azioni sono in corso, ma rimangono problemi diffusi ed è forte la richiesta di più sicurezza, rispetto delle regole e controllo del territorio». AMG

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