Massimo D’Alema si indigna per l'uscita del suo nome (sia pure non come indagato) nell'ambito dell'inchiesta sulle opere di metanizzazione che hanno interessato i comuni dell’isola di Ischia. "La diffusione di notizie e intercettazioni che non hanno alcuna attinenza con le vicende giudiziarie di cui si occupa la procura di Napoli è scandalosa e offensiva", ha detto il presidente della Fondazione Italianieuropei. "Certamente ho rapporti con Cpl Concordia - sottolinea D’Alema - per cui tenni anche una conferenza in occasione della sua assemblea annuale. Ho rapporti con Cpl come con altre cooperative e aziende private".
"Dalla Cpl non ho avuto alcun regalo - continua D’Alema - ed è ridicolo definire l’acquisto di 2000 bottiglie di vino in tre anni come un 'mega ordine', peraltro fatturato e pagato con bonifici a quattro mesi. Quanto ai libri - prosegue D’Alema - nessun beneficio personale, ma un’attività editoriale legittima, che rientra nel normale e quotidiano lavoro della Fondazione Italianieuropei. Inoltre, i libri furono acquistati per una manifestazione elettorale dedicata ai temi europei, alla quale fui invitato dal sindaco di Ischia, che era candidato del Pd".
"Insomma - conclude D’Alema - quello con la Cpl è un rapporto del tutto trasparente, che non ha comportato né la richiesta da parte loro né la messa in opera da parte mia di illeciti di nessun genere".
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