Inferno su Kiev e droni sull'Ue. La Nato rafforza il fronte baltico

Bombe per 12 ore, morti e distruzione. Zelensky: "Vile attacco". Sorvolati i siti militari danesi, Varsavia chiude lo spazio aereo e alza i jet. Potenziata la missione al Nord

Inferno su Kiev e droni sull'Ue. La Nato rafforza il fronte baltico
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La Nato si rafforza sul fronte Nord, mentre la Danimarca corre ai ripari per il vertice Ue in calendario l'1 ottobre. L'Alleanza Atlantica annuncia un significativo e rapido potenziamento della sua missione nel Mar Baltico, dispiegando ulteriori "risorse di intelligence, sorveglianza, ricognizione, e almeno una fregata di difesa aerea" in risposta a un'ondata di misteriose incursioni di droni su infrastrutture critiche nel Nord Europa. La Nato "condurrà una vigilanza ancora più intensa con nuovi mezzi nella regione del Mar Baltico", spiega in una nota: il dispiegamento riflette un dibattito sempre più urgente all'interno dell'alleanza di 32 membri su come rispondere con forza a quella che i funzionari definiscono una campagna di "attacchi aerei ibridi" russi, che include ripetute violazioni dello spazio aereo da parte sia di jet militari che di droni non identificati. La Nato ha anche lanciato questo mese la missione "Eastern Sentry" per rafforzare la difesa del fianco orientale, in risposta alle incursioni dei droni russi nello spazio aereo polacco, e martedì ha avvertito che avrebbe utilizzato "tutti gli strumenti militari e non militari necessari" per difendersi in seguito alle accuse dell'Estonia che tre caccia russi MiG-31 hanno violato il suo spazio aereo per 12 minuti. Episodio che Mosca ha negato, dicendo pure che i suoi droni non hanno pianificato di colpire obiettivi in Polonia.

Nella notte tra sabato e domenica, intanto, sono stati avvistati dei dispositivi senza pilota nei pressi di siti militari in Danimarca, come riporta il sito della Difesa, e Copenaghen ha deciso di vietare tutti i voli civili di droni da lunedì a venerdì in vista del vertice Ue. La città sarà blindata sia per la riunione informale dei capi di Stato e di governo del primo ottobre, che il giorno successivo per la conferenza della Comunità politica europea, e anche le forze armate tedesche arriveranno in aiuto per garantire la massima sicurezza, come fa sapere Berlino, precisando che la decisione risponde a una richiesta di assistenza da parte del governo danese, rivolta a diversi Paesi Ue. La Bundeswehr fornirà supporto diretto contro la minaccia dei velivoli sospetti, mentre la fregata Hamburg ha già attraccato in queste ore al porto di Copenaghen nell'ambito della missione Nato "Baltic Sentry".

Tra sabato e domenica, la Russia ha martellato l'Ucraina per ore con centinaia di droni e missili, uccidendo almeno quattro persone, tra cui una bambina di 12 anni. "Mosca vuole continuare a combattere e uccidere e merita solo la più dura pressione da parte del mondo", sottolinea il presidente Volodymyr Zelensky, mentre il sindaco di Kiev Vitali Klitschko dice che la capitale è sotto un attacco "massiccio" ed esorta la popolazione a rimanere nei rifugi. Il ministero della Difesa di Mosca, invece, sostiene che "ieri sera le forze armate della Federazione Russa hanno condotto un massiccio attacco contro le imprese del complesso militare-industriale ucraino".

La vicina Polonia ha fatto decollare aerei da combattimento nel suo spazio aereo mettendo in stato di massima allerta i sistemi di difesa aerea a terra in risposta agli attacchi dell'esercito di Putin contro Kiev. Le misure - spiegano le forze armate polacche - sono preventive e mirano a proteggere lo spazio aereo e i cittadini, soprattutto nelle aree adiacenti all'Ucraina.

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