Verso ora di pranzo arriva anche Morgan, sgomberato nella sera di domenica dalla sua villetta per l'incendio che ha devastato il grattacielo di via Antonini 32. Pallido e un po'sconvolto cerca di far rientro a casa. «È stata una notte movimentata - racconta-, mi hanno sgomberato ieri durante l'incendio, ma ora vedo se riesco a tornare a casa visto che l'incendio è stato spento». Dopo un acceso dialogo con i vigili del fuoco, che hanno transennato l'intera zona per paura di un cedimento della torre, Morgan riesce a farsi accompagnare. La sua villetta, come le altre attigue, è salva. Il vento soffiava dalla parte opposta, verso via dei Fontanili, e non ha creato danno alle strutture circostanti, Mc Donald's compreso.
Hanno perso tutto invece i 150 inquilini del grattacielo di 18 piani, che si è sciolto in una manciata di minuti domenica pomeriggio. Un inquilino padre di due figli, per lo choc, ieri mattina si è sentito male ed è stato ricoverato, altri cercano di vedere la cosa in positivo.
La tragedia è stata sfiorata per una manciata di secondi: in 8 minuti i vigili del fuoco sono riusciti a far evacuare la trentina di persone che si trovavano all'interno, e le fiamme, nonostante il vento tirasse in quella direzione, non hanno sfiorato le due pompe di benzina che si trovano di fronte al grattacielo. «Oggi prevale il sollievo dell'essere vivi rispetto alla disperazione di avere perso la casa. Ero in casa con la mia convivente - racconta un inquilino - quando abbiamo visto il fumo e siamo scappati. Fuori c'era già la polizia, sono stati bravissimi a intervenire subito». «Abbiamo sentito della puzza di bruciato, sembrava odore di plastica, e visto una colonna di fumo allora siamo scesi immediatamente per strada bussando ai vicini nel frattempo» racconta Sam Nabi, uno dei residenti che si trovava nella torre -. Ci siamo scritti nella nostra chat condominiale dicendoci di lasciare il palazzo. Ho raccolto due cose che avevo davanti a me, la mia compagna ha preso il cagnolino e siamo scesi. È stato uno shock, non esiste una cosa così. Oggi mi sento malissimo, a pezzi, tutta la mia vita è andata in fumo. Non ci immaginavamo un danno del genere - ha continuato -. Stiamo tutti bene però purtroppo ho sentito di alcuni animali che sono rimasti in casa, questo fa stare malissimo».
Non è riuscito a metterli in salvo Simone che abita al settimo piano dell'edificio: «È uscito di casa credendo si trattasse di un'esercitazione anti incendio - racconta un amico - quindi ha lasciato i due gatti a casa, pensando di rientrare qualche minuto dopo». Non li rivedrà mia più.
Un altro ragazzo che vive al decimo piano è riuscito a portare in salvo il suo cagnolino e la bici. La giovane coppia del quattordicesimo piano, invece, ha assistito all'incendio del proprio appartamento da fuori.
«Erano in giro in bici e quando sono arrivati hanno visto il palazzo in fiamme. A quel punto era troppo tardi - racconta il padre del ragazzo. Hanno perso tutto». C'è chi è uscito di casa in mutande e per la paura non ha recuperato nulla: «Tremavo dalla paura».
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