Fabrizio Boschi
Al di là della vocina fastidiosa di Laura Boldrini che indispone sempre anche se dice una cosa giusta, in questo caso dobbiamo dire che la verità sta nel mezzo. Del resto anche Matteo Salvini non ha proprio mai vinto la medaglia come campione del mondo di garbatezza, per cui ciò che emerge dal fuorionda tra i due su Skytg24, è un bell'esempio di arroganza collettiva.
Al centro del diverbio una fotografia pubblicata sulla pagina Facebook di Salvini nella quale vengono ritratte alcune ragazze (minorenni), che manifestano contro il ministro dell'Interno («No Salvini day» a Milano), con in mano un cartello che non lascia adito a fraintendimenti: «Il mio sogno nel cassetto non è stato rimosso, Salvini sappia che a Piazzale Loreto c'è ancora posto». E anche se fa rima non ha nulla di poetico, visto che si fa ovviamente riferimento al cadavere di Mussolini appeso a testa in giù nella piazza di Milano.
Il ministro dell'Interno pubblicò il 16 novembre la foto delle tre studentesse con un commento ironico («Poverette, e ridono pure...»), ma la Boldrini, che evidentemente non ha nulla di meglio da fare che spulciare tra i commenti sui social di Salvini, ha scovato insulti contro le tre ragazze. Tanto che nei giorni scorsi l'ex «presidenta» della Camera ha presentato un'interrogazione alla Camera per chiedere al ministro di rimuovere quelle fresi volgari. «Per quale motivo - scrive la Boldrini al ministro - a distanza di alcuni giorni non abbia operato per rimuovere la foto postata ritraente tre ragazze minorenni e conseguentemente cancellare le ingiurie e minacce nei confronti delle stesse (...)». Nessun accenno, però, alla violenza inaudita contenuta in quel cartello contro il leghista.
La richiesta di cancellazione l'ha ripresentata poi al diretto interessato anche ieri mattina quando, entrambi ospiti su SkyTg24, si sono malauguratamente incrociati negli studi tv. La Boldrini ha poi pubblicato il fuorionda dell'incontro, evidentemente ripreso ad hoc da un suo assistente. «Meriti un bravo», sfotte la deputata di Leu. «Che cos'è?», chiede Salvini. «Cancella questi messaggi dalla tua pagina Facebook», insiste la Boldrini. Il ministro replica: «Ma tu hai visto il cartello che avevano queste qua in mano? Mi dicono di impiccarmi...». La Boldrini allora dice che si «dissocia da questo, non è condivisibile, ma neanche quei messaggi lo sono. Sono minorenni. Tu sei ministro, c'hai una responsabilità aggiuntiva», insiste la deputata voltando le spalle a Salvini e andandosene.
Lui allarga le braccia e risponde: «Ho capito, si fanno fotografare in piazza invitandomi a finire a piazzale Loreto...».Visto come sta già messa la politica italiana oggi, abbassare un pochino i toni non farebbe male a tutte le latitudini.
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