Politica estera

Intesa notturna tra repubblicani e unionisti. Belfast sorride

A quasi due anni dalle ultime elezioni politiche di maggio 2022 l'Irlanda del Nord potrebbe finalmente vedere insediarsi il parlamento e il governo

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A quasi due anni dalle ultime elezioni politiche di maggio 2022 l'Irlanda del Nord potrebbe finalmente vedere insediarsi il parlamento e il governo. La fine del boicottaggio del Dup il maggior partito unionista è stata annunciata nella notte di lunedì, dopo che i suoi 130 membri esecutivi hanno votato a favore della proposta del segretario Jeffrey Donaldson: fine all'Aventino, accettare i soldi di Londra e prestare fede alla promessa di un pacchetto legislativo di Westminster che rafforzi il mercato unico e il ruolo di Belfast all'interno dell'Unione. I dettagli dell'accordo, secondo il segretario all'Irlanda del Nord Chris Heaton-Harris, saranno pubblicati oggi, con un voto a Westminster atteso giovedì. L'assemblea di Stormont (Belfast) potrebbe quindi essere convocata per venerdì o sabato e procedere con l'elezione dello speaker, passaggio fondamentale per l'avvio dei lavori parlamentari e bloccato finora per ben sette volte dall'ostruzionismo del Dup, che voleva rassicurazioni sul ruolo dell'Ulster nell'Unione.

L'importanza della svolta politica è sottolineata dal fatto che per la prima volta dagli accordi di pace il governo vedrà la collaborazione tra repubblicani dello Sinn Fein e unionisti del Dup, rispettivamente primi e secondi alle elezioni. «È un giorno di ottimismo», ha dichiarato Michelle O'Neill, leader dello Sinn Fein e futura premier. «Affinché l'Unione possa avere successo dobbiamo fare in modo che l'Irlanda del Nord funzioni», le parole di Donaldson.

Il cambio di passo del Dup dopo mesi di pressione politica in Irlanda del Nord e a Londra, desiderosa di vedere le istituzioni democratiche dell'Ulster ripristinate. Il fatto però che l'annuncio dell'accordo sia avvenuto all'una di martedì invece che alle previste 22,30 è un segnale delle divergenze che attraversano il campo unionista.

Ora la prova più difficile: mettere da parte le divergenze ideologiche e le ancora vive memorie della guerra civile e governare con gli acerrimi nemici repubblicani dello Sinn Fein.

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