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"Intesa tra pochi giorni". Ottimismo centrodestra sui nomi dei candidati

Domani il vertice. Si studiano i profili per Milano e Bologna. Scontro Maresca-De Magistris

"Intesa tra pochi giorni". Ottimismo centrodestra sui nomi dei candidati

Su una cosa i vertici della coalizione di centrodestra hanno ritrovato la voglia di parlare con una voce. E il «motivo» che intonano è per tutti lo stesso: in settimana si sciolgono gli ultimi due nodi (Bologna e Milano) per le candidature per le amministrative di ottobre. Ne è convinto il leader leghista («che vaticina anche ottimi e sorprendenti risultati finali») e Giorgia Meloni. Per la presidente di Fratelli d'Italia domani («o al massimo dopodomani») si dovrebbero sciogliere gli ultimi nodi. A iniziare dalla «questione Milano» appesa ancora ai sondaggi interni che non vedono i potenziali candidati civici (da Oscar di Montigny a Gian Vittorio Zuccotti) brillare rispetto all'unico nome politico finora emerso: Maurizio Lupi. Da sciogliere anche il nodo Bologna dove si registra lo stesso schema: un politico (l'azzurro Andrea Cangini) sul quale misurare il gradimento dei civici (Fabio Battistini e Roberto Mugavero). Il prossimo vertice, assicurano i bene informati, sarà anche l'occasione per annunciare altre due candidature che da giorni sono considerate sicure ma che non hanno ancora ricevuto il crisma della presentazione ufficiale. Quella di Roberto Occhiuto (Fi) per il ruolo di governatore della Calabria e quella di Catello Maresca per il sindaco di Napoli. E proprio quest'ultimo ieri è stato bersaglio della reprimenda del sindaco uscente Luigi De Magistris. La colpa? Semplicemente aver espresso un apprezzamento sulla persona del leader e fondatore di Forza Italia. «È un grande imprenditore - ha spiegato a Klaus Davi nel corso di un'intervista su Youtube a KlausCondicio l'ex toga, ora in congedo per dedicarsi alla città di Napoli - e credo che il Paese abbia ancora bisogno di una persona come lui in prima linea». «Le parole di Maresca - ha commentato de Magistris - dimostrano che di civico non ha nulla». Scatenando una ridda di reazioni in favore dell'aspirante sindaco a partire ovviamente dai vertici locali di Forza Italia.

I contatti tra i leader della coalizione si incrociano anche su un altro tema: quello della federazione. Gli ultimi sondaggi dimostrano il lento ma costante progredire di Fratelli d'Italia e l'idea della federazione viene da molti osservatori vista come strumentalmente utile a ostacolare la leadership della Meloni sull'intero centrodestra. «Oggi il tema della leadership è lunare, come tutte queste discussioni di palazzo, che non interessano a nessuno - taglia corto la leader di Fratelli d'Italia - Poi quando arriva la democrazia, gli italiani ci diranno come la pensano e noi ci siamo sempre adeguati, a differenza della sinistra».

Salvini invece continua a sostenere la bontà dell'idea della federazione che, se oggi può essere utile per permettere ai partiti di centrodestra che appoggiano Draghi di parlare con una sola voce, domani potrebbe divenire l'utile premessa per replicare quanto avvenuto con la creazione nel 2009 del Pdl. Per sancire una piena sintonia che, come evidenzia l'azzurro Sestino Giacomoni, «è piena tra tutti i partiti di centrodestra, Fdi compresa.

A partire dal tema del regime fiscale da riformare con urgenza».

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