Cronache

Investì la sua ex con il Suv per il gip è omicidio stradale

Per Giuseppe Varriale pena di 4 anni e 8 mesi: cade l'omicidio volontario. L'ira dei genitori della vittima

Investì la sua ex con il Suv per il gip è omicidio stradale

«L'hanno uccisa due volte» hanno tuonato in aula, devastati, i genitori. Ma l'uccisione di cui parlano, per il gip è stata invece solo un tragico incidente. Alessandra Madonna, 24 anni, di Melito, in provincia di Napoli, ha perso la vita nella notte tra il 7 e l'8 settembre 2017. Ed è la condanna inferta all'ex compagno, Giuseppe Varriale, di Mugnano, imputato nel processo per la morte della ragazza, a non dare pace ai familiari. Giuseppe, oggi venticinquenne, è stato condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione per omicidio stradale. La pena scontata di un terzo, come prevede il rito abbreviato scelto dall'imputato. Il gip ha respinto la tesi d'accusa sostenuta dalla Procura che aveva chiesto invece una condanna per omicidio volontario.

Ma sono le circostanze di quella notte che per i familiari non sono accidentali, a differenza di quello che ha stabilito il giudice. La giovane ballerina si era aggrappata allo sportello della Land Rover dell'ex compagno al termine di una lite sotto casa, in un parco. I due giovani avevano avuto una relazione durata circa cinque anni ma si erano lasciati ormai da diversi mesi. Quella notte di inizio settembre si erano rivisti e durante l'incontro era esplosa un'accesa discussione proprio davanti all'abitazione del ragazzo. Una lite al termine della quale Giuseppe aveva girato la chiave del suo Suv, per andare via.

La tesi sostenuta dagli avvocati della difesa è che Alessandra si sia aggrappata all'esterno della vettura, inciampando sui tacchi, e lui non si sia reso conto della tragedia che si stava consumando. Avrebbe realizzato solo alcuni metri dopo quanto era avvenuto all'ex fidanzata. Solo a quel punto Giuseppe avrebbe fermato l'auto, per scendere a soccorrere Alessandra, che intanto era a terra priva di sensi. Portata nel vicino ospedale di Giugliano, la ragazza era poi morta per le ferite riportate.

Ieri il pm ha respinto la richiesta a 30 anni di reclusione per Giuseppe, non ravvisando il dolo. E il dramma di questa famiglia ha il volto e le parole di mamma Olimpia, che ha minacciato anche il suicidio dopo la condanna.

Sarebbe stata una disgrazia, però, secondo la verità giudiziaria stabilita in aula. E anche secondo molti di coloro che conoscevano Varriale. Rinchiuso nella sua abitazione al terzo piano, a Mugnano, subito dopo la tragedia Giuseppe son si dava pace per quanto accaduto.

«È stata una disgrazia e non voleva uccidere Alessandra - ha ripetuto in questi mesi il legale del ragazzo, l'avvocato Nicola Pomponio - a cui Giuseppe ha raccontato che ad «Alessandra voleva ancora bene, anche se aveva deciso di interrompere la relazione».

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