Botta e risposta con Michael Kors, fondatore di Capri Holding che controlla oltre al suo marchio Versace e Jimmy Choo.
La donna più pazza che conosce?
«A parte mia madre? Michelle Obama! È così intelligente, divertente e chic... uno spettacolo».
E allora perché pazza?
«Pazza? Scusa avevo capito migliore. Mrs. Obama è tutto fuorché pazza. Lo direi ma in senso buono di Bette Midler. Sorride sempre e riesce a farti ridere in qualsiasi situazione: pazzesco».
Verrai a Milano per lo show di Donatella Versace?
«Come no? Penso addirittura di sfilare in costume da bagno e stivali cuissard. Vorrei anche fare la passerella finale con lei e Audrey, il suo cane. Io porterei i miei gatti. Anzi sai cosa faccio? Prima passo da Londra a prendere Sandra (Choi, direttore artistico di Jimmy Choo, ndr) e insieme facciamo il finale travestiti da rocce come i faraglioni di Capri».
Parlando seriamente...
«Una volta a cena con Donatella mi è capitato di parlare di quanto lavoro facciamo, una cosa che la gente nemmeno immagina. Quando vengo in Italia è per visitare fabbriche e laboratori, non certo per andare alle sfilate. In tutta la vita ne ho viste solo quattro come spettatore. Ed è stato assurdo: non sapevo cosa fare».
Quali erano?
«Una a
Parigi quando Oscar de la Renta faceva la couture di Balmain, una di Versace quando Donatella ha dovuto prendere il posto di Gianni, l'unica newyorkese di Riccardo Tisci per Givenchy e quella dei 50 anni di Ralph Lauren».DFed
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