Grilz censurato la ex Br in cattedra

Il dibattito è stato organizzato a dalla "Conferenza per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia"

Grilz censurato la ex Br in cattedra
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Il Circolo della stampa di Trieste fa da megafono alle vestali "democratiche", compreso il Pd locale, che ogni anno si agitano per boicottare il premio giornalistico Almerigo Grilz reo di aver fatto parte del Fronte della gioventù negli anni Settanta quando volavano pugni da una parte e dall'altra. Non si scompone, però, nell'ospitare Susanna Ronconi, ex brigatista rossa coinvolta e condannata per diversi omicidi, come la partecipazione al commando dell'esecuzione di due militanti del Movimento sociale a Padova. Due pesi e due misure, che ha portato ieri al Circolo della stampa di Trieste la terrorista dissociata come esperta, sulla "detenzione femminile ed i percorsi di self-empowerment delle donne detenute".

Il dibattito è stato organizzato a dalla "Conferenza per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia". Fra i fautori anche l'ex vicesindaca del centrosinistra e giornalista Fabiana Martina, che entra in carcere per aiutare le detenute. Il tutto finanziato con circa 20mila euro dalla regione Friuli-Venezia Giulia, ma nella richiesta non c'era scritto che arrivava Susanna Ronconi. Martini spiega al Giornale, che l'ex Br "ha compiuto un percorso di ravvedimento e non parlerà di terrorismo", ma su Almerigo conferma la linea: "Non avrei mai intitolato un premio a Grilz". Evidentemente è morto troppo presto per espiare nessuna colpa, come l'ex Br con le mani sporche di sangue. Grilz, il primo giornalista italiano ucciso su un fronte di guerra dopo la fine del secondo conflitto mondiale, il 19 maggio 1987, non è mai stato condannato neppure per i tafferugli degli anni settanta. E ovviamente non ha importanza che avesse abbandonato la politica per raccontare il lato oscuro dell'umanità. Se il ravvedimento di Ronconi corrisponde al vero può tranquillamente parlare, ma il Circolo della stampa avrebbe accettato di ospitare un dibattito sulla pena di morte con l'ex terrorista dei Nar, Francesca Mambro, pure ravveduta, che collabora con l'associazione Nessuno tocchi Caino? Oppure come è sempre accaduto con Almerigo a Trieste, le solite vestali avrebbero organizzato i picchetti in nome dell'antifascismo "democratico"? Il presidente del Circolo della stampa, Pierluigi Sabatti, era in prima fila all'annuncio dell'"appello per il No al premio Grilz, vergogna per Trieste e per il giornalismo". Non solo: una dei probiviri del Circolo, Claudia Cernigoi, è la pasionaria sempre presente in piazza per protestare contro i finanziamenti della Regione al premio, che ha sovvenzionato pure il progetto commentato dall'ex Br.

Per non parlare della partigianeria dimostrata soprattutto negli ultimi tempi dagli eventi ospitati o rilanciati dal Circolo, più vicino a Che Guevara, che alla

stampa, da Gaza, ai migranti, alle foibe. La levata di scudi di Fratelli d'Italia sulla presenza dell'ex Br sottolinea i due pesi e due misure per Grilz: "Solo a chi è di destra si applica il 'fine pena mai' nemmeno da morto".

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