Gli irriducibili che vogliono infettarsi tra untori a pagamento e baci proibiti

A una settimana dal super green pass sono 1 milione e 800mila gli over 50 senza una dose. "Ma preferisco morire che fare il vaccino"

Gli irriducibili che vogliono infettarsi tra untori a pagamento e baci proibiti

«La saliva degli infetti la faccio versare in un contenitore, come quello del test delle urine. Poi uso un cotton fioc imbevendolo e lo infilo su per il naso. Sono disposto a tutto pur di non fare il vaccino». Il racconto rivela la scelta estrema degli irriducibili, con più di 50 anni, che fra una settimana rischiano di rimanere a casa o perdere il lavoro se non rispettano l'obbligo vaccinale. La punta dell'iceberg della ricerca ad ogni costo dell'infezione da Covid, delle truffe per ottenere il green pass e del contagio a pagamento. Ieri i carabinieri dei Nas hanno perquisito a Udine le abitazioni di quattro persone, che ottenevano il lasciapassare verde tramite tamponi in realtà mai effettuati. Gli indagati sono tre insegnanti di scuole di vario grado e un farmacista compiacente. L'inchiesta è scattata a novembre e i reati contestati sono di falso in certificazioni e truffa ai danni dello Stato.

In molti, però, puntano ad infettarsi «prendendo ad ogni costo il Covid. Non ho paura - racconta una persona di mezza età, che sembra disperata - Vado a casa di conoscenti positivi e passo del tempo con loro. Mi siedo, bevo qualcosa, mangiamo assieme, mi fermo a cena. Utilizzo le stesse posate per trovare il modo di infettarmi. Sono disposto a tutto» spiega il no vax. Il paradosso è che non riusciva a prendere il Covid: «Ci provo da più di 15 giorni Mi impesto il naso e la bocca con la saliva dei contagiati, ma niente. Sono sfortunato» si sfoga l'irriducibile. «Ho più paura del sistema che mi impone a forza un vaccino sperimentale - aggiunge - che di contrarre il virus». Assolutamente convinto che i vaccini siano pericolosi elenca casi che conosce di trombosi, paralisi parziale e addirittura un decesso a causa del siero anti covid. «Non temo di finire in terapia intensiva. Rischio il tutto per tutto - sostiene convinto - Preferisco morire di mio, che morire con il dubbio che qualcuno mi abbia fatto qualcosa». Da qualche giorno ha raggiunto l'obiettivo ed è casa con la febbre.

Ad una settimana dal super green pass obbligatorio sono ancora 1 milione e 800mila gli over 50 senza una dose. Nella fascia di età dai 50 ai 59 anni si conta il numero maggiore (848.871). L'introduzione dell'obbligo ha registrato un aumento del 28,1% della prima dose, ma per vaccinare tutti i recalcitranti bisognerebbe andare avanti fino a primavera. In tanti non sceglieranno strade alternative come le truffe dei tamponi o l'opzione di contagiarsi andando a caccia di positivi.

Un servizio di Controcorrente prima serata in onda domenica sera su Rete 4 ha scovato le chat su Telegram dove si «offre» la positività in cambio di soldi. «Facciamo 350 (euro) - dice un untore al telefono - Ti lascio il cotton fioc in una bustina chiusa. E tu i soldi direttamente al portone e basta». Qualcuno si offre gratis per la causa e il 13 gennaio c'è chi chiedeva: «In nord Italia dove c'è un corona party?». Ad Ancona un no vax voleva la mascherina infetta di una vicina di casa per prendere il virus. Sempre su Telegram girano offerte, vere o presunte, di green pass falsi da 250 a 500 euro preferibilmente in bitcoin.

A Trieste, ex capitale dei no vax, uno dei

leader della protesta, Fabio Tuiach, conferma: «Molti cercano di infettarsi pur di non sottostare al diktat vaccinale». Quando ha preso il Covid «una signora voleva baciarmi per contagiarsi, ma mia moglie non era contenta».

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