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Gli islamisti vogliono decapitare Souad Sbai. FdI: "Subito la scorta"

Minacciata la giornalista che da tempo denuncia il proselitismo islamista. Fratelli d'Italia scrive alla Lamorgese: "Attivare immediatamente misure di protezione e sicurezza"

Gli islamisti vogliono decapitare Souad Sbai. FdI: "Subito la scorta"

Mettere subito sotto scorta Souad Sbai per tutelare la sua vita. È quanto chiede Fratelli d'Italia in difesa della giornalista che da tempo denuncia il proselitismo islamista in Europa e in Italia. L'ex parlamentare del Popolo della libertà di origini marocchine è in prima linea nella lotta all'estremismo islamico e di recente è stata già vittima di pericolose minacce da parte di esponenti del radicalismo islamico. Nello specifico Bush, un Imam detenuto ad Alessandria, avrebbe esortato i suoi seguaci alla decapitazione della donna.

Per questo il partito di Giorgia Meloni chiede che vengano attivate immediatamente "misure di protezione e sicurezza nei confronti di Souad Sbai e del giudice che ha emesso la condanna nei confronti di Bouchta El Allam, detenuto marocchino e imam nel carcere di 'San Michele' ad Alessandria". Lo chiede esplicitamente Fratelli d'Italia al ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, attraverso un'interrogazione depositata in Senato. Bouchta El Allam - intercettato in carcere - nei suoi sermoni avrebbe invitato i suoi seguaci alla Jihad, al compimento di atti terroristici contro il Vaticano, Israele e le autorità italiane.

Il pericolo è stato ritenuto talmente concreto e attuale che le autorità hanno disposto un'ulteriore misura cautelare nei confronti di El Allam. La denuncia del fatto è arrivata direttamente da Giovanbattista Fazzolari, primo firmatario dell'interrogazione. Il senatore di Fratelli d'Italia pretende che la titolare del Viminale "proceda immediatamente con l'attivazione di quei meccanismi di protezione che in altre occasioni sono stati concessi a seguito di minacce generiche e meno circostanziate di quelle rivolte verso Souad Sbai". Si tratta di una richiesta sollevata già da tempo da Fratelli d'Italia, che continua a chiedere di porre la massima attenzione al proselitismo islamista all'interno delle carceri: "Questa è l'ennesima prova di quanto il pericolo sia attuale e di quanto sia urgente che la politica se ne faccia carico, per estirparlo alla radice e per evitare rischi alla sicurezza dell'Italia".

Fazzolari chiede di sapere le ragioni per cui non sia stata immediatamente prevista un'adeguata misura a tutela di Souad Sbaj e del giudice estensore delle sentenza di condanna di Boutcha El Allam considerando che spesso lo Stato concede protezione e scorte a persone "anche a seguito di minacce generiche e poco circostanziate emesse da non meglio specificati gruppi e organizzazioni politiche estremiste di cui non si ha evidenza in Italia".

Entrambi, secondo Fazzolari, avrebbero "i requisiti della gravità, concretezza e attualità da parte di pericolosi esponenti del fondamentalismo islamista".

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