Italia pronta al vaccino anti-Covid: ecco il piano del governo

Si attende il via libera dell'Ema e dell'Aifa per partire. Il maggior numero delle dosi spetterà alla Lombardia, e la vaccinazione sarà volontaria

Italia pronta al vaccino anti-Covid: ecco il piano del governo

Partirà a breve la campagna vaccinale anti-Covid, finalizzata a coprire il maggior numero di cittadini. In queste ultime settimane non si è parlato d'altro, e malgrado i primi vaccini somministrati abbiano dato sin da subito dei problemi su alcune persone (vedi Pfizer nel Regno Unito), anche il governo italiano è pronto e determinato a partire. Dopo l'autorizzazione dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema), prevista per il 21 dicembre, toccherà all'Agenzia italiana per il farmaco (Aifa) dare il proprio via libera, permettendo così di utilizzare proprio il vaccino Pfizer. Volendo, l'Aifa potrebbe concedere il suo assenso anche in sole 24 ore. Solo a questo punto partirà ufficialmente quello che è già stato ribattezzato "Vaccine Day", dato che in molti stati europei stanno cercando di coordinarsi per dare inizio tutti insieme al programma.

In quel giorno sarà vaccinato un numero concordato di persone, a mo' di gesto simbolico, e solo in seguito avrà inizio la vera e propria campagna vaccinale. A ricevere per primi il siero anti-Covid saranno quei soggetti giudicati maggiormente a rischio, come è stato già ripetuto dalle autorità competenti."Sono le categorie che il Governo e il Parlamento hanno stabilito essere prioritarie: operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani", è la precisazione arrivata direttamente dall'ufficio stampa di Domenico Arcuri, il commissario straordinario per la dichiarata emergenza Covid, e riportata da Il Corriere. Il vaccino, come spiegato dal braccio destro di Speranza Walter Ricciardi (che pure ieri non ha risparmiato toni allarmistici andando a dire in Tv che ci troviamo in guerra), arriverà prestissimo nel nostro Paese, dopo aver ricevuto l'autorizzazione di Aifa: "Prima non potrebbe circolare. Ma visto che partirà dal Belgio, in due ore potrà essere in Italia".

La vaccinazione dovrebbe cominciare subito dopo le feste natalizie, con la consegna del 90% delle dosi a tutte le regioni ed un kit di istruzioni. Secondo quanto riferito dal Corriere, saranno inizialmente disponibili 1.833.975 dosi del vaccino Pfizer, a cui poi si aggiungeranno ulteriori 2.507.700 dosi. In particolare, pare che a ricevere il maggior numero di vaccini dovrebbe essere la Lombardia, maggiormente colpita dal virus in questi mesi. Alla regione del nord Italia spetterebbero 304.955 dosi. Seguono l'Emilia Romagna (183.138), il Lazio (179.818), il Piemonte (170.995), il Veneto (164.278), la Campania (135.890), la Sicilia (129.047), la Toscana (116.240), la Puglia (94.526), la Liguria (60.142), la Calabria (53.131), il Friuli Venezia Giulia (50.094), le Marche (37.872), la Sardegna (33.801), l'Abruzzo (25.480), le province autonome di Bolzano e Trento (27.521 e 18.659), la Basilicata (19.455), l'Umbria (16.308), il Molise (9.294) e la Valle d'Aosta (3.334). Questo per quanto riguarda la prima consegna.

Al momento sembra che la vaccinazione sia solo volontaria.

Nessun obbligo, dunque, neppure per il personale sanitario, che è stato comunque richiamato all'ordine dal presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) Filippo Anelli.

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