
È riuscito a scappare dopo oltre due settimane di prigionia in un appartamento di SoHo, a New York, nel corso delle quali è stato sottoposto a torture fisiche e psicologiche di ogni genere. Il tutto nel tentativo di spillargli le password dei suoi account. In manette sono finiti l'investitore in criptovalute John Woeltz, 37enne del Kentucky, che dovrà rispondere di aggressione di secondo grado, rapimento, sequestro di persona e possesso illegale di arma; Beatrice Folchi, 24 anni, newyorkese, accusata di sequestro di persona.
Un film horror quello che si è trovato a vivere il 28enne Michael Valentino Teofrasto Carturan, uomo di affari italiano, nata da un presunto incontro di lavoro che aveva spinto l'italiano a recarsi il 6 maggio nell'appartamento di lusso in Prince Street di Woeltz. Una volta dentro l'appartamento, Woeltz avrebbe strappato di mano il passaporto a Carturan e avrebbe legato quest'ultimo con un cavo elettrico. Da quel momento sono iniziate le due settimane più terribili della vita di Carturan, sottoposto da Woeltz, con l'aiuto della Folchi, a ogni genere di violenze. Carturan sarebbe stato più volte colpito con il taser mentre era costretto a tenere i piedi immersi nell'acqua, indotto ad assumere cocaina e minacciato di amputazione degli arti con una motosega elettrica. Scopo di queste torture, la speranza da parte di Woeltz di estorcere le password dei conti dell'italiano, da cui l'investitore sperava di poter prelevare milioni di dollari. A Carturan era stato applicato anche un «air tag» per rintracciarlo in caso di fuga. L'incubo dell'italiano è durato due settimane, fin quando, ferito e prostrato, ha trovato la forza della disperazione per fuggire, essendo convinto che sarebbe stato ucciso da un momento all'altro. Carturan una volta in strada ha chiesto aiuto a un ausiliario del traffico che ha immediatamente chiamato la polizia ed è stato trasportato d'urgenza al Bellevue Hospital, dove è stato curato e poi dimesso, mentre la polizia ha arrestato il suo rapitore e la sua complice. Secondo i media newyorkesi la polizia sarebbe a caccia di un terzo uomo, forze anche lui complice dell'organizzazione criminale.
La polizia di Manhattan avrebbe rinvenuto nell'appartamento delle torture alcune foto in cui si vedeva l'italiano legato con un filo elettrico e con una pistola puntata alla testa.
Nell'appartamento, affittato per circa 35mila dollari al mese, gli investigatori hanno trovato una vera e propria camera delle torture orribilmente attrezzata, piena di caschi, vetri rotti sporchi di sangue, pistole, un giubbotto antiproiettile, un visore notturno e una motosega utilizzata per torturare la vittima. Tra le piste quella che porterebbe a un vero e proprio modus operandi da parte di un'organizzazione criminale specializzata negli investimenti in criptovalute di denaro estorto attraverso ricatti e torture.AnCu