Da Jobs a Papa Giovanni Paolo II, tutte le citazioni di Giorgia Meloni

Tanti i punti trattati dalla premier nel suo primo discorso alla Camera dei Deputati, ma anche tante citazioni degne di nota

Da Jobs a Papa Giovanni Paolo II, tutte le citazioni di Giorgia Meloni

È stato il giorno della fiducia alla Camera dei Deputati per il governo guidato da Giorgia Meloni. Un discorso durato più di un’ora per le dichiarazioni programmatiche dell’esecutivo. Tanti i temi trattati dalla premier, ma anche tante citazioni. Emozionata ma decisa come sempre, la leader di Fratelli d’Italia ha voluto ricordare frasi che sono entrate nella storia. In più di un’occasione la menzione è stata usata per parlare di libertà, tema a lei caro, basti pensare alla frase scelta per la chiusura dell’intervento, firmata da Papa Giovanni Paolo II.

Citazioni ma anche attestati di stima e di ammirazione. La Meloni, infatti, ha voluto ricordare alcune donne che “hanno costruito con le assi del proprio esempio la scala che oggi consente a me di salire e rompere il pesante tetto di cristallo posto sulle nostre teste”. La premier ha celebrato Cristina Trivulzio di Belgioioso, Rosalie Montmasson, Alfonsina Strada, Maria Montessori, Grazia Deledda, Tina Anselmi, Nilde Iotti, Rita Levi Montalcini. E ancora Oriana Fallaci, Ilaria Alpi, Mariagrazia Cutuli, Fabiola Giannotti, Marta Cartabia, Elisabetta Casellati, Samantha Cristoforetti e Chiara Corbella Petrillo.

La portaerei americana Independence

Nel corso del suo discorso alla Camera, la Meloni ha voluto ribadire il grande valore dell’Italia e ha voluto a tal proposito ricordare una celebre espressione utilizzata dalla portaerei americana Independence quando incrociò la nave scuola italiana Amerigo Vespucci, ovvero “la nave più bella del mondo”. L’erede di Draghi ha sottolineato che l’Italia è “una imbarcazione solida, alla quale nessuna meta è preclusa, se solo decide di riprendere il viaggio”.

Roger Scruton

Soffermandosi sull’ambiente, la Meloni ha voluto ricordare il filosofo britannico Roger Scruton: “Sappiamo che ai giovani sta particolarmente a cuore la difesa dell’ambiente naturale. Ce ne faremo carico. Perché, come ebbe a scrivere Roger Scruton, uno dei grandi maestri del pensiero conservatore europeo, ‘l’ecologia è l’esempio più vivo dell’alleanza tra chi c’è, chi c’è stato, e chi verrà dopo di noi’”.

Steve Jobs

Subito dopo, la premier ha voluto mandare un messaggio ai più giovani e lo ha fatto citando una delle frasi più famose di Steve Jobs. Un pensiero per chi scenderà in piazza a contestare il suo governo: “Confesso che difficilmente riuscirò a non provare un moto di simpatia anche per coloro che scenderanno in piazza contro le politiche del nostro governo. Mi torneranno inevitabilmente alla memoria le mille manifestazioni a cui ho partecipato con tanta passione. Senza mai prendere ordini da alcuno. Al famoso ‘Siate folli, siate affamati’, di Steve Jobs, io vorrei aggiungere ‘siate liberi’. Perché è nel libero arbitrio la grandezza dell’essere umano”.

Montesquieu

Sempre parlando della libertà e del suo valore inestimabile, la Meloni ha citato il pensatore francese Montesquieu: “La libertà è quel bene che fa godere di ogni altro bene”. La premier, a tal proposito, ha aggiunto: “La libertà è il fondamento di una vera società delle opportunità; è la libertà che deve guidare il nostro agire; libertà di essere, di fare, di produrre. Un governo di centrodestra non limiterà mai le libertà esistenti di cittadini e imprese. Vedremo alla prova dei fatti, anche su diritti civili e aborto, chi mentiva e chi diceva la verità in campagna elettorale su quali fossero le nostre reali intenzioni”.

Papa Giovanni Paolo II

In chiusura di discorso, Giorgia Meloni ha voluto ricordare una ricorrenza per lei molto importante. Nel giorno del giuramento del governo, infatti, ricorreva la memoria liturgica di Giovanni Paolo II.

“Un Pontefice, uno statista, un santo”, le parole della premier, che ha voluto ricordare una delle sue celebri affermazioni sulla libertà:“La libertà non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell’avere il diritto di fare ciò che si deve”.

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