Guerra in Ucraina

Kiev, nuove regole per avere 500mila reclute

Vietati anche i congedi dopo 36 mesi al fronte. Il colonnello Lutshenko: "Almeno 13mila disertori"

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La guerra logora, e i soldati ucraini si danno alla macchia. Solo nel primo trimestre del 2024 ci sarebbero state 13mila diserzioni. Militari che hanno lasciato basi, fronte e caserme, e che hanno fatto perdere le proprie tracce. Lo racconta il colonnello Igor Lutshenko, coordinatore delle forze d'assalto con droni. «In realtà si tratta di una cifra sottostimata, perché non tutti i casi sono stati tramutati in procedimenti penali. Alla luce dell'attuale sistema giuridico, quasi nessuno viene punito. È più una questione di coscienza che di responsabilità. Ulteriori restrizioni imposte dal governo non faranno che aggravare la situazione».

Chi abbandonerà il campo nei prossimi mesi, cercherà di aggirare la controversa legge votata ieri che regola le modalità di reclutamento dei nuovi soldati di leva. Nel documento viene negata tra l'altro ai militari in servizio da più di 36 mesi la possibilità di essere congedati. Tra le varie disposizioni c'è l'impossibilità per i cittadini ucraini in età di leva di ottenere il rinnovo del passaporto all'estero prima di aver svolto servizio. Diventa quindi a tutti gli effetti una legge il disegno dell'ex comandante dell'esercito Zaluzhny, che disse che l'Ucraina aveva bisogno di 500mila nuove reclute per rispondere adeguatamente alle armate dell'orso di Mosca. Secondo gli analisti Kiev ha preso questa decisione per far fronte alla grande offensiva di terra su Kharkiv che Mosca avrebbe progettato per giugno. «Tutta la linea del fronte necessità di miglioramenti - spiega il ministro della Difesa Umjerov - in alcune zone di campo viviamo il confronto di 10 russi contro un solo ucraino. La nuova legge è dolorosa, ma è l'unica che si potesse promulgare per vincere la guerra». E Zelensky aggiunge: «La mobilitazione continua in conformità con la legislazione del tempo di guerra e le richieste dei nostri generali». Nel decreto è prevista tra l'altro la possibilità dell'esercito di confiscare il secondo veicolo di proprietà di ciascun nucleo familiare.

Nel 778° giorno di guerra hanno perso la vita 13 civili (tra cui una bambina di 10 anni e una ragazza di 14) per i bombardamenti su Mykolaiv, Odessa, Zaporizhzhia, Leopoli e Kharkiv. Colpite anche le centrali termoelettriche di Sumy e Trypilska, con 400mila persone rimaste al buio. Dopo i raid sui centri energetici, l'Aiea ha programmato una riunione straordinaria per discutere come proteggere il sito nucleare di Zaporizhzhia.

L'Ucraina ha esaurito i missili Patriot e Iris-T: la maggior parte delle scorte di mezzi di difesa aerea sono esaurite o distrutte.

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