
Donald Trump ha silurato Jeffrey Kruse, il capo degli 007 del Pentagono, autore del rapporto preliminare sui bombardamenti americani all'Iran che mandò su tutte le furie il presidente. Il ministro della difesa Pete Hegseth non ha fornito spiegazioni ufficiali sulla rimozione del tenente generale, limitandosi a parlare di "fiducia persa". Ma il vero motivo - secondo indiscrezioni - è la valutazione fatta sull'attacco Usa ai siti nucleari iraniani lo scorso 22 giugno. Mentre Trump sventolava la vittoria a stelle strisce parlando di "distruzione totale" dei siti di Fordow, Natanz ed Esfahan, la Defense Intelligence Agency, il braccio operativo del Pentagono che Kruse guidava, ridimensionava i risultati del blitz americano contraddicendo il presidente. I siti erano stati indubbiamente danneggiati, ma il programma nucleare iraniano era stato "ritardato" solo di qualche mese.
The Donald reagì malissimo a questa contraddizione e e la sua rabbia, a distanza di settimane, si è tradotta nella rimozione di Kruse, al quale non è chiaro se sia stata offerta una nuova posizione o se sia stato spinto alla pensione. Condannano la mossa i democratici. "Un'analisi onesta e basata sui fatti è quello che dovremmo desiderare dalle nostre agenzie" di 007, ha detto il senatore Mark Warner della commissione di intelligence del Senato. "Quando le competenze vengono accantonate e l'intelligence distorta o messa a tacere, i nostri avversari prendono il sopravvento e l'America si ritrova meno sicura", ha aggiunto criticando la rimozione.
Secondo alcune fonti, Kurse era nel mirino dell'amministrazione fin dall'insediamento di Trump. Il Doge di Elon Musk nei mesi scorsi aveva bocciato la sua Defense Intelligence Agency, puntando il dito contro il numero eccessivo di personale e sulla sua missione non chiara.
Kurse è stato anche criticato per la lentezza con cui l'agenzia stava sviluppando uno strumento per la gestione dei database di intelligence, che è in via di collaudo da anni. La Casa Bianca premeva affinché venissero usati sistemi commerciali, ma il tenente generale si era opposto.