Lady Sangiuliano rompe il silenzio. "La multa a Ranucci sacrosanta: non poteva trasmettere l'audio"

La Corsini: "Un'altra testata ha rifiutato la messa in onda conoscendo la provenienza illecita del file"

Lady Sangiuliano rompe il silenzio. "La multa a Ranucci sacrosanta: non poteva trasmettere l'audio"
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Nonostante il caso si sia sgonfiato prima ancora che Report vada in onda, la sinistra invoca una relazione in Parlamento sul commissario del Garante della Privacy Agostino Ghiglia pizzicato dentro il palazzo di via della Scrofa che ospita la sede Fdi. "È inaudito che, poche ore prima dell'avvio dell'esposto del Garante della Privacy contro Ranucci - scrivono i parlamentari del Pd in Viglianza Rai - alcuni componenti di un'istituzione che dovrebbe garantire terzietà e indipendenza siano stati visti entrare nella sede del partito di Giorgia Meloni".

A fare ordine ci pensa l'unica vittima della vicenda Report: "C'è un audio acquisito illegittimamente che non poteva essere diffuso, lo dicono fatti oggettivi ed inequivocabili, ribaditi anche nelle conclusioni della Procura di Roma. Altro che ingerenze politiche esterne, il Garante non poteva decidere diversamente". A rompere il silenzio è la giornalista Rai Federica Corsini, moglie dell'ex ministro Gennaro Sangiuliano e vittima della pubblicazione della sua telefonata con il marito nella puntata dell'8 dicembre 2024 captata dall'ex consulente del ministero dei Beni culturali Maria Rosaria Boccia che ha fatto aprire l'istruttoria Rai. "Il Garante non aveva altra scelta, la Procura ha ricostruito le modalità con cui il file è stato ottenuto e diffuso". È proprio la sua diffida congiunta ad aver innescato il provvedimento del Garante che ha sanzionato la Rai con 150mila euro per violazione della privacy, quella presentata dal solo Sangiuliano è stata archiviata. "Non ho chiesto a Report di non dare la notizia, cosa che da giornalista non avrei mai chiesto - precisa la cronista, in forza al Tg2 - ma dal trasmettere l'audio, che mi avrebbe esposta a un'ulteriore mortificazione pubblica dopo mesi di attenzione mediatica".

La maximulta del Garante è allineata alla ricostruzione della Procura, che ha deciso per il rinvio a giudizio della Boccia per atti persecutori ed interferenza illecita nella vita privata. Contrariamente all'Ordine dei giornalisti, che non vede violazioni, "sappiamo che un'altra testata ha rifiutato di pubblicare l'audio, conoscendone la provenienza illecita. Cosa che invece Report ha fatto, evidenziando la piena consapevolezza della natura illecita del materiale diffuso", scrive ancora lady Sangiuliano, secondo cui "la libertà di informare è un diritto fondamentale, ma non può diventare uno scudo per violare la dignità delle persone".

Anche Ghiglia si è difeso dalle accuse di essere stato di parte: "Conosco Giorgia e Arianna Meloni da anni ma non vedo il premier da oltre cinque anni, conosco Sangiuliano ma non lo vedo da 10 anni". Poi aggiunge: "Nel provvedimento - che deriva da una approfondita istruttoria, comprensiva di contraddittorio - le motivazioni sono ampiamente argomentate", come ribadisce in serata la nota dello stesso Garante.

Insomma, sotto il profilo squisitamente tecnico, Authority e Procura contestano gli stessi reati. E la tesi secondo cui il Garante sarebbe "occupato" dal centrodestra viene smontata dal senatore Fdi Costanzo Della Porta: "L'attuale composizione è espressione dello scorso Parlamento, quando Fdi era al 4%".

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