L'agente immobiliare vip droga e stupra la cliente

Incastrato da un video: arrestato. Il suo ufficio in via Montenapoleone. La Polizia: "È seriale"

L'agente immobiliare vip droga e stupra la cliente

Delle due l'una: o il percorso rieducativo dopo la prima condanna del tribunale di Monza nel 2009 ha dato risultati addirittura contrari allo scopo terapeutico, o l'uomo in questione è molto più malato di quanto non si pensasse all'epoca e sa mentire bene per assecondare la sua patologia. Oltre a cercare di comprendere come potesse mai pensare di farla franca, trattandosi di un criminale recidivo e quindi seriale, si tenta infatti di capire se ci siano altre vittime di Omar Confalonieri, agente immobiliare 48enne milanese e titolare della «Confalonieri Real Estate» con sede nella centralissima via Montenapoleone, cuore del Quadrilatero. Confalonieri è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate venerdì dopo un mese di indagini dai carabinieri della compagnia di Corsico su richiesta del procuratore aggiunto Letizia Mannella.

Le indagini nei confronti dell'uomo sono scattate il 4 ottobre. Due giorni prima una giovane coppia si era presentata in caserma per denunciare di essere stata drogata dal 48enne che aveva contattato per l'acquisto di un box sotto la Madonnina. L'appuntamento di lavoro tra l'agente immobiliare e la coppia - che aveva portato con se la figlia di pochi mesi - era stato in un bar non lontano dall'abitazione della famigliola, nell'hinterland sud ovest di Milano. Ed è lì, prima di piombare insieme al marito in un buio temporale di circa 8 ore, che la donna ricorda di aver avvertito - mentre era alla cassa a pagare e poco prima di raggiungere la propria abitazione con il consorte e Confalonieri - «un malessere fortissimo, sia a livello fisico che psichico, al punto da non riuscire a mettere le mani nel portafoglio». Secondo quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare alcune immagini registrate dal circuito di videosorveglianza della casa della coppia e sequestrate poi dagli investigatori immortalerebbero l'agente immobiliare proprio mentre approfitta della donna, mentre altre addirittura ritrarrebbero il 48enne intanto che riempie una siringa con una consistente dose di narcotico-tranquillante («un vero e proprio avvelenamento» spiegano in Procura). E anche se lui ieri mattina, durante l'interrogatorio di garanzia nel carcere di San Vittore, si è avvalso della facoltà di non rispondere, una volta perquisito il suo appartamento sono state rinvenute tracce di «Lormetazepam», un ansiolitico della famiglia delle benzodiazepine.

Mentre altre due presunte vittime dell'uomo hanno già preso contatti con gli inquirenti, i carabinieri - convinti che potrebbero essercene altre ancora - invitano chi abbia avuto contatti con Confalonieri per poi accusare uno stato di incoscienza, a rivolgersi a loro.

Proprio com'era accaduto recentemente per una vicenda giudiziaria milanese che ha parecchi punti in comune con questa: quella dell'imprenditore farmaceutico Antonio De Fazio, accusato di abusare di giovani donne dopo averle narcotizzate. Sempre con le benzodiazepine.

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