L'altro volto del dolore: il red carpet dei cretini

È cominciata la sagra dell'Ego davanti al defunto, la passerella di bassissima moda per esibire la conoscenza o frequentazione del grande Signor Armani

L'altro volto del dolore: il red carpet dei cretini
00:00 00:00

Funerali in forma strettamente riservata. Che peccato, il rito funebre non avrà gli applausi di repertorio e la sfilata di quelli che "Io lo conoscevo bene" e "Adesso vi racconto chi era" o "Perché soltanto Io posso ricordare certi aneddoti". È cominciata la sagra dell'Ego davanti al defunto, la passerella di bassissima moda per esibire la conoscenza o frequentazione del grande Signor Armani. Allo starter è scattato Caprarica Antonio, anglocentrico (così si è definito lui medesimo, made in Salentoshire), il quale ha sfoderato la memoria di una mirabolante cena a Londra; a seguire altre figure del mondo vario, spettacolo, moda, giornalismo, impresa, tutti con la personale pagina di diario riservata e dedicata in esclusiva mondiale e condominiale ad Armani. Diceva Gualtiero Zanetti, esimio direttore della Gazzetta dello Sport, "esistono in circolazione esemplari sempre al centro del dibattito, speranzosi di defungere per essere protagonisti anche all'interno della bara il giorno delle loro esequie".

È esattamente quello che sta accadendo in queste ore, tra tristezza, malinconia e desiderio di apparire, un presenzialismo che è un ossimoro rispetto al modo di essere stato di Giorgio Armani. La rassegna offre pagine e pagine di affranti necrologi che rendono ricchi gli editori dei giornali: pubblicano, a pagamento, "caro" pure quello come l'estinto, le righe di cordoglio, un prestampato utile nelle varie occasioni. Se ne è andato Pippobaudo e via con la sfilata, un po' meno per Emilio Fede, faceva chic trent'anni fa oggi no, non è politically correct come dicono quelli che conoscono l'inglese anche senza essere anglocentrici. Esiste dunque un red carpet della morte, come a Venezia o a Cannes, oltre agli invitati, sfilano persone e personaggi senza alcun titolo ma con l'infantile gusto di farsi fotografare, notare mentre lì di presso percepisci il vociare discreto e curioso, con didascalia a conforto: "Ma chi caxxo è quello/a lì?".

L'importante è

addobbarsi all'uso, magari con trucco e parrucco d'ordinanza e poi apparire, con lo scritto o in presenza, per la memoria eterna. Giorgio Armani diceva che i cretini non sono mai eleganti. Grand'uomo, aveva previsto tutto.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica