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Lamorgese ora sposa la linea dell'"aiutiamoli a casa loro"

Il ministro dell'Interno invoca un piano economico europeo per il Nordafrica. Altri arrivi a Lampedusa

Lamorgese ora sposa la linea dell'"aiutiamoli a casa loro"

Ora anche il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese sposa la linea del centrodestra e cambia rotta, ammettendo che per risolvere il nodo immigrazione servono accordi più puntuali coi Paesi del Nordafrica.

Nel suo intervento al Forum Ambrosetti ieri a Cernobbio la titolare della Viminale è stata chiara: nella gestione dell'immigrazione le difficoltà «non sono tanto dettate dalla crescita dei numeri, ma dall'aggravamento delle procedure delle esigenze di sorveglianza, vigilanza sanitaria, sempre rigorosamente osservate». All'interno del dibattito politico «la questione della restrizione della circolazione molte volte è stata accostata al fenomeno migratorio, con una discriminazione al rovescio dei cittadini rispetto ai migranti». Per il ministro in Libia «non si è spenta la grave instabilità, c'è il rischio concreto di un collasso e per questo l'Unione Europea deve essere presente. Serve un grande piano economico che deve riguardare i Paesi del Nordafrica». Per lei c'è quindi «la necessità di una rigorosa applicazione di scelte razionali. Si deve rifuggire da facili scorciatoie o da approcci affidati a emozioni del momento».

Secondo Lamorgese «non vi è il giusto riconoscimento del lavoro compiuto per gestire l'accoglienza, dovendo coniugarla con le esigenze profilassi per la tutela della salute di tutti. L'incremento dell'arrivo dei migranti è il portato di una crisi pandemica abbattutasi con estrema violenza».

A replicare il leader della Lega Matteo Salvini, per il quale «il problema è che gli sbarchi sono di più». Più morbide le sue uscite nei confronti della Lamorgese rispetto al passato, visto anche che il premier Mario Draghi ha letteralmente blindato il ministro dell'Interno. Per il segretario del Partito del Carroccio, intervenuto anche lui a Cernobbio, le difficoltà «non sono tanto dettate dalla crescita dei numeri, ma dall'aggravamento delle procedure di sorveglianza sanitaria. Se invece di 5mila ne arrivano 40mila è un problema. In epoca di pandemia non è sostenibile», ha chiarito Salvini.

Più dura la linea di Fratelli d'Italia, che continua a chiedere la sfiducia per la titolare del Viminale. «Stiamo cercando altri che vogliano con noi questo obiettivo - ha detto ieri Giorgia Meloni - Non si può dire che ha lavorato benissimo, come ha fatto Draghi e non solo per la vicenda degli sbarchi». Che ha poi aggiunto: «Credo che sia assolutamente imperdonabile che il ministro dell'Interno che multa ristoratori che manifestano distanziati ha consentito che ci fossero migliaia di scappati di casa da tutta Europa per ballare ammassati e drogati senza che lo Stato italiano si presentasse a vedere cosa stesse accadendo. Oltre a Draghi anche i punkabbestia di tutta Europa pensano che Lamorgese lavori benissimo».

Intanto, i cittadini di Lampedusa continuano a chiedere un intervento puntuali a causa dei numerosi sbarchi. Ieri sono approdati altri 156 migranti mentre proseguono le operazioni di trasferimento di chi è sbarcato nei giorni precedenti.

Ieri 98 persone hanno lasciato il centro e sono state imbarcati sulla nave quarantena Azzurra, in rada a Cala Pisana. Nel struttura restano per adesso circa 540 ospiti a fronte di una capienza di 250 posti. Sull'isola sono stati recuperati anche i cadaveri in avanzato stato di decomposizione di un uomo e una donna, probabilmente annegati durante l'ultimo naufragio al largo dell'isola.

A causa del bel tempo previsto per i prossimi giorni, sulla più grande delle Palagie già si attende una nuova invasione che andrà a intaccare la stagione turistica del mese di settembre.

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