Elezioni Comunali 2017

L'analisi del voto: ha perso soltanto la sinistra

La radiografia del voto certifica: "L'unica forza col bilancio in perdita è il centrosinistra. Centrodestra attore dominante"

L'analisi del voto: ha perso soltanto la sinistra

Ha perso soltanto il centrosinistra. Checchè ne dica Matteo Renzi, infatti, l'analisi dei flussi di voto ai ballottaggi di ieri certifica quello che già si intuiva.

A fornire la "radiografia" delle urne è l'Istituto Cattaneo, secondo cui "il quadro dei ballottaggi mostra chiaramente che l'unica forza politica con un bilancio in perdita nei comuni al ballottaggio è il centrosinistra", mentre il centrodestra si è rivelato "attore dominante, risultando vincente quasi in un comune su due".

"Il centrosinistra, nelle sue varie composizioni e combinazioni, esprimeva il sindaco in 64 comuni su 110, pari al 58,2% del totale, mentre oggi ne controlla soltanto 34", spega l'Istituto, "In pratica, i comuni con sindaco di centrosinistra si sono quasi dimezzati. Sono cresciuti sensibilmente, invece, i comuni amministrati dal centrodestra: erano 32 prima delle elezioni e oggi sono 53 (con un crescita, in termini percentuali, di quasi 20 punti). Anche le liste civiche, o indipendenti, hanno aumentato il numero di comuni amministrati, passando da 12 a 15, e cioè dal 10,9% al 13,6%".

Saldo positivo anche per il M5S: "Nel 2012 era risultato vincente soltanto in due comuni (Parma e Mira), mentre oggi amministra 8 municipalità (passando, in termini percentuali, dal 10,9 al 13,6)", sottolinea l'istituto, "Questo fenomeno segnala una certa difficoltà del Partito democratico e dei suoi alleati di centrosinistra nell'affrontare la sfida del ballottaggio".

Il dato resta simile anche limitandosi a considerare i Comuni sopra i 15mila abitanti: "Alla fine dell'intero processo elettorale il centrodestra ha sorpassato il centrosinistra nell'amministrazione dei comuni superiori ai 15 mila abitanti al voto. Lo schieramento guidato dal Pd era in controllo di 90 comuni prima delle elezioni e oggi si ferma a 62: una perdita di 32 comuni che corrisponde a 15 punti percentuali sul totale (dal 56,6 al 39%). Al contrario, il centrodestra fa un balzo in avanti conquistando 20 comuni: ne amministrava 51 prima del voto e ora esprime la giunta di 70 municipalità".

Infine, per quanto riguarda il Pd, l'Istituto Cattaneo rileva come "il tradizionale radicamento del centrosinistra nei comuni del Centro-nord sembra essere del tutto scomparso. Seppur con segni di crescente cedimento, soltanto in Toscana continua a prevalere un orientamento dei comuni verso il centrosinistra. Di elezione in elezione, con tassi crescenti di astensionismo e con sempre più frequenti cambi di maggioranza, il cuore rosso dell'Italia centrale ha ormai smesso di battere a favore unicamente del centrosinistra"

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