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"L'artigianato è il futuro. Ragazzi fate il mio mestiere"

Il fondatore di Tod's, Diego Della Valle, scommette sul "Made in Italy". Una sfida culturale che parte dalle scuole professionali

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«Ho parlato in diverse occasioni con i ministri Urso e Sangiuliano di quanto sia fondamentale l'artigianato per il futuro del Paese» dice Diego Della Valle davanti al banco su cui due artigiani portati a Milano dalle Marche stanno tagliando e cucendo a mano le celebri scarpe con il gommino. Da loro abbiamo appena appreso che per fare un paio di Tod's modello Bubble Gommino ci vogliono da uno a tre giorni di lavorazione.

Perché così tanto tempo?

«È una cosa che ho imparato da mio nonno: puntare sui processi lenti perché la lentezza ti da la qualità e questo ti protegge dal mondo delle copie. Ogni due o tre anni in Tod's tiriamo fuori delle tecniche del passato e le rimettiamo sul mercato. Ovviamente vengono studiate e attualizzate ma senza l'artigianato certe cose non le puoi fare».

Lei lo dice da sempre, ma dove si trovano i nuovi artigiani?

«In Tod's abbiamo un progetto molto innovativo anche sotto l'aspetto sociale. Si chiama Bottega dei mestieri e fa lavorare insieme i giovani al primo impiego e gli anziani sul punto di andare in pensione. Questo ci permette di istruire un centinaio di giovani all'anno ridando valore alle competenze di chi giovane non è più. L'artigianato è anche questo: toglie lo stress nell'ambiente di lavoro perché le persone alla fine sono in competizione solo con le loro mani. Riposiziona la scala dei valori. E poi è ecosostenibile».

In che senso?

«Se una cosa è fatta bene dura più a lungo. Puoi anzi devi farne meno».

Dunque ha parlato di questo con i ministri?

«Anche. Credo sia arrivato il momento in cui le aziende rilevanti adottino gli istituti tecnici e professionali senza voler prevaricare con il governo e gli enti preposti. Se ognuno di noi si affiancasse portando l'esperienza e la visione mondiale delle imprese si potrebbero fare grandi cose. Sarebbe un modo facilmente operativo per avere buoni risultati in tempo rapidissimo. Quando si fanno delle operazioni che hanno un interesse pubblico forte e nulla d'interesse privato si possono fare cose eccellenti tra pubblico e privato. In Tod's l'abbiamo già visto con la ricostruzione delle fabbriche dopo il terremoto oppure con il restauro del Colosseo. Vedo tanti giovani e bravi avvocati che faticano a trovare lavoro e tanti tappezzieri che sono dei piccoli principi. Adesso è il momento di ridare valore e dignità alla nostra tradizione artigiana».

Perché proprio adesso?

«Credo che il triangolo tra la cultura e l'arte italiana, il governo che si vuole occupare di Made in Italy e le imprese sensibili in questo senso ci permetterà di fare enormi passi avanti. Gli imprenditori devono convincersi di avere un ruolo sociale importante non solo perché occupiamo le persone e avviamo delle realtà che portano denaro nelle casse dello Stato, ma perché abbiamo la possibilità di far svoltare il futuro di questi ragazzi. Fate il nostro mestiere. È meraviglioso. Ora tocca a noi inserirci e fare per il Paese qualcosa di significativo.

Nel senso della nostra tradizione, ovviamente, ma con un occhio di riguardo alla contemporaneità».

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