L'aspirante pizzaiolo tifoso sognava di farsi esplodere

L'aspirante pizzaiolo tifoso sognava di farsi esplodere

Abderrahim Khachia ha sempre difeso il fratello Oussama (scheda preccedente). Vive nel suo mito e nel suo esempio, è pieno di rabbia per quanto accaduto, lo dice nelle intercettazioni, ma su Facebook continua a essere il solito ragazzo di sempre. Parla dell'Inter, della Champions League, posta video comici. Tra febbraio e marzo, le intercettazioni riferiscono delle sue conversazioni con l'amico lecchese Moutaharrik (il pugile) in cui i due dicono di voler colpire l'Italia, dichiarano disponibilità a compiere attentati. Eppure, sembra incredibile, il ragazzo sta seguendo un corso per diventare pizzaiolo. Abderrahmane non ha la preparazione ideologica del fratello, ma vuole emularlo.

In due mesi passa dalla tifoseria calcistica, alle frasi sul farsi esplodere in Vaticano. Jihadista pronti via. È questa improvvisa radicalizzazione che spaventa. Viene arrestato nell'operazione del 28 aprile «Terre Vaste».

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