L'assegno unico fa flop: solo 1 su 5 lo chiede

Stando agli ultimi dati Inps, fino ad ora le adesioni sono state poche. Stavolta il maggior numero di domande arriva dalla Lombardia

L'assegno unico fa flop: solo 1 su 5 lo chiede

Introdotto per essere una misura temporanea in attesa dell'assegno unico previsto per il 2022, l'assegno per i figli non sta riscuotendo molto successo. Secondo quanto riferito da Il Messaggero, la misura, che prevede un sussidio di 167,5 euro al mese per ogni minore figlio di lavoratori autonomi o disoccupati che non percepiscono assegni familiari, ha avuto scarsa adesione.

Dati Inps alla mano, relativi allo scorso venerdì, ad essere presentate sono state solo 352 mila domande (596 mila i minori dichiarati). Di queste domande, 193 mila sono state prese in considerazione, con successiva erogazione dell'assegno. Numeri così bassi stupiscono. È possibile presentare domanda di adesione fin dallo scorso primo luglio, ed altre richieste portranno essere inviate sino al prossimo 30 settembre. C'è ancora un poco di tempo, tuttavia, trovandoci ormai alla fine di agosto, pare evidente che siano stati pochi gli interessati.

Nella relazione tecnica allegata al decreto, il governo prevedeva che circa 1,8 milioni di famiglie avessero diritto ad incassare l'assegno, con un totale di 2,7 milioni di minori di età inferiore ai 18 anni. 1,8 miliardi di euro erano stati quindi stanziati per il periodo luglio-dicembre proprio per rispondere alle richieste delle famiglie, in attesa dell'assegno unico che dovrebbe essere varato il prossimo anno. Fino ad oggi, tuttavia, circa il 20% degli aventi diritto ha inoltrato la propria richiesta. Da tenere presente che fra gli aventi diritto all'assegno rientrano anche coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza (circa 400 mila nuclei familiari), ma nel loro caso non è necessario presentare domanda, dato che sarà l'Inps a versare direttamente l'assegno.

Altro aspetto interessante che si può notare analizzando i dati dell'Istituto nazionale della previdenza sociale è la provenienza delle domande. Al momento la maggior parte di esse è arrivata dalla regione Lombardia, con 57 mila nuclei familiari all'interno dei quali si trovano 102 mila minorenni. Subito dopo arrivano la Campania, con 45 mila nuclei familiari e 75 mila minori, e la Sicilia, con 37 mila nuclei familiari e 62 mila minori.

Stupisce che al primo posto ci sia proprio la Lombardia, ma il dato potrebbe essere giustificato dal fatto che nella regione è aumentato il numero di lavoratori autonomi con partita Iva.

Resta dunque poco più di un mese per poter inoltrare la domanda di assegno e ricevere anche gli arretrati a partire dal mese di luglio. Scaduto il termine del 30 settembre, si potrà ancora fare richiesta, ma verranno perse le mensilità scadute.

Per ottenere l'aiuto, è necessario presentare domanda

all'Inps. I destinatari del sussidio sono coloro che non percepiscono assegni dedicati al nucleo familiare ed hanno un Isee di massimo 50 mila euro. A seconda del valore Isee, variano gli importi dell'assegno.

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