
È entrato in azione mezz'ora dopo l'inizio della preghiera in occasione dello Yom Kippur, il giorno più sacro nel calendario ebraico. L'uomo che ieri ha preso di mira la sinagoga di Heaton Park, a Crumpsall, nella zona nord di Manchester, uccidendo due persone e ferendone altre quattro prima di venir ucciso dalla polizia, voleva fare una strage, che è stata evitata soltanto grazie al coraggio di alcuni cittadini e all'intervento degli agenti accorsi sul posto dopo 7 minuti dalla prima chiamata di aiuto. Tutto si è svolto ad incredibile velocità nel corso di un scena terrorizzante, che ha lasciato poi il posto a una calma quasi surreale. Alle 9.31 un uomo ha diretto la sua auto contro i membri della comunità ebraica riunita nella sinagoga, poi è riuscito ad accoltellare un membro dello staff della sicurezza. Mentre qualcuno stava già chiamando la polizia, alcuni membri della congregazione avevano provveduto a bloccare la porta della sinagoga impedendo all'uomo di farvi irruzione. Quando gli agenti sono arrivati hanno visto il sospetto, un uomo corpulento, calvo, con barba, con indosso quella che sembrava una cintura esplosiva e gli hanno sparato dopo avergli intimato di arrendersi senza ottenere risposta. Un video diffuso sui social mostra il momento in cui uno dei poliziotti che affronta l'uomo grida alla gente di allontanarsi avvertendo che porta addosso un bomba. La sua effettiva esistenza al momento non è stata confermata ufficialmente, ma sul luogo dell'attentato sono stati chiamati anche degli artificieri. I mezzi di soccorso hanno trovato una scena apocalittica con due morti, tre feriti gravi, il sospetto ancora a terra e una comunità terrorizzata, completamente all'oscuro della situazione all'interno della sinagoga.
Le celebrazioni erano appena iniziate, molti dei presenti non avevano fatto in tempo ad entrare e non erano riusciti a mettersi in contatto con i propri familiari. L'area in cui è avvenuto l'attentato è una zona in cui da sempre convivono in armonia comunità etniche e religiose differenti, che ieri sono rimaste profondamente scosse dall'attacco. Nel pomeriggio poi, l'incidente è stato dichiarato ufficialmente un attentato terroristico. La polizia ha confermato l'arresto di tre persone e anche di essere a conoscenza dell'identità dell'attentatore, ma di ritenere prematuro renderla pubblica, soprattutto per motivi di sicurezza. Nel frattempo, il premier Keir Starmer, avvertito dell'incidente, aveva lasciato il summit della Comunità Europea di Copenaghen per far ritorno a Downing Street dove ha tenuto una riunione d'emergenza con il ministro degli Interni Shabana Mahmud collegata da remoto da Manchester, dove si era recata già nel primo pomeriggio. "Sono scioccato dall'attacco - ha dichiarato Starmer - il fatto che questo sia avvenuto nel giorno dello Yom Kippur rende tutto ancora più orribile. Faremo di tutto per garantire la sicurezza delle nostre comunità ebraiche" ha promesso il premier confermando che altri contingenti di polizia saranno messi a difesa di tutte le sinagoghe del Paese. C'è però chi ritiene che il governo britannico abbia già fallito nel difendere la comunità ebraica. "Bisogna dire la verità: le autorità britanniche non sono riuscite a prendere le misure necessarie ad arginare quest'ondata tossica di antisemitismo e hanno di fatto permesso che persistesse - ha scritto su X il ministro degli esteri israeliano Gideon Sa'ar, che non perdona all'esecutivo il recente riconoscimento dello Stato di Palestina, mentre il premier israeliano Benjamin Netanyahu ricorda che "la debolezza di fronte al terrorismo porta solo altro terrorismo. Solo la forza e l'unità possono sconfiggerlo". Il responsabile dell'attacco, nella serata di ieri, è stato poiidentificato dalla polizia come "Jihad Al-Shamie, 35 anni, cittadino britannico di origini siriane". Il comunicato della polizia ha precisato anche che "Il dispositivo sospetto indossato dall'attentatore durante l'attacco è stato esaminato e ritenuto non funzionante". E che dagli archivi della sicurezza britannica non risultava alcun precedente segnalazione nell'ambito del sistema di vigilanza "Prevent". La polizia di Manchester ha specificato anche che i tre sospettati sono attualmente in custodia e sono stati arrestati con l'accusa di preparazione e istigazione di atti di terrorismo. Sono due uomini sulla trentina e una donna sulla sessantina.
Dai dati recenti, risulta che negli ultimi due anni, gli attacchi contro i cittadini ebrei in Inghilterra e Galles sono raddoppiati, sebbene i crimini d'odio con l'incidenza maggiore rimangano quelli contro i musulmani.