Avete notato la sua firma? Cosa rivela il "gesto" di Draghi

La personalità del premier incaricato appare chiara nella sua scrittura: "Nella firma il nome “Mario” appare chiaro e leggibile, mentre il cognome “Draghi” è oscuro"

Avete notato la sua firma? Cosa rivela il "gesto" di Draghi

La grafia di Mario Draghi, così chiara ed essenziale, mette in evidenza non solo grandi capacità intellettive, ma anche doti umane e comportamentali che poco spazio lasciano al protagonismo. Nulla sembra eccedere sia negli atteggiamenti sia nella manifestazione delle personali doti politiche che lo hanno reso uomo della “polis” più che della casta. La praticità e la competenza acquisite sul campo, hanno formato una coscienza e una cultura che, congiunte all’essenzialità di un pensiero fatto di poche parole, ma di molti fatti, si colgono chiaramente sia nella scrittura che nella firma. Ciò è favorito anche da un carattere riservato ma non chiuso, per cui sa controllare e verificare tutto attorno a sé senza peccare di complessi di superiorità né d’inferiorità; risulta che egli, molto probabilmente, in età adolescenziale può aver sofferto di timidezza e d’insicurezze esistenziali. Ciò non gli ha però impedito una scalata prestigiosa e sempre in un ambito di correttezza.

Per Erich Fromm gli uomini politici sono tutti presi da forme narcisistiche più o meno forti. Ebbene in Draghi, proprio per l’essenzialità del carattere, espresso da una scrittura parca e priva di ogni sproporzione, ciò non sembra emergere, a vantaggio quindi di una progressiva crescita sociale e professionale che, pur gratificandolo, non lo ha spinto ad alcun eccesso. Il bagaglio energetico appare robusto e ben costruito per cui egli riesce a tollerare bene la fatica, anche in condizioni di stress, e ciò gli permette di sopportare una certa dose di frustrazioni. In definitiva, possiamo dire che, essendo la scrittura un mezzo di comunicazione, in Draghi mette in evidenza una personalità dotata di discrezione, di abilità mentali e di concretezza che gli evitano voli di Icaro e falsa umiltà. Infatti, nella firma il nome “Mario” appare chiaro e leggibile, mentre il cognome “Draghi” è oscuro e difficilmente decifrabile, segnale di un’identità individuale costruita “sulla propria pelle” più che derivata dal casato.

Secondo la grafologia, la scelta professionale del settore “Economia” è in lui del tutto appropriata in quanto egli possiede una naturale predisposizione per tale ramo (vedi gesto di avviamento del nome che parte al di sotto del rigo di base). Ma sono soprattutto il discernimento, la riflessione e l’armonia interiore che fanno di lui un personaggio dotato di equilibrio anche a livello morale (vedi scrittura scorrevole e sobria).

mario draghi grafia

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