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Leader tory, Boris Johnson lascia la corsa

Rishi Sunak si candida ufficialmente alla guida dei conservatori britannici per "rimettere in ordine l'economia" e cogliere le "opportunità fenomenali" che si presentano se "si farà la scelta giusta"

Leader tory, Boris Johnson lascia la corsa

Rishi Sunak si candida ufficialmente alla guida dei conservatori britannici per «rimettere in ordine l'economia» e cogliere le «opportunità fenomenali» che si presentano se «si farà la scelta giusta». L'ex cancelliere dello Scacchiere ha annunciato ieri l'intenzione di partecipare alla corsa per la successione a Liz Truss nell'incarico di premier. Sunak ha spiegato: «La scelta che il nostro partito fa ora deciderà se la prossima generazione di britannici avrà maggiori opportunità della precedente. Voglio sistemare la nostra economia, unire il paese e metterlo in condizioni di farcela, dopo aver guidato la nostra economia nei momenti più difficili. Le sfide che dobbiamo affrontare ora sono ancora più grandi. Ma le opportunità, se facciamo la scelta giusta, sono fenomenali». E Boris Johnson, l'ex primo ministro britannico che aveva annunciato la volontà di ricandidarsi per tornare a Downing Street, ieri sera ha deciso di ritirasi dalla competizione per la leadership del Partito conservatore. Johnson ha ottenuto il sostegno pubblico solo di 59 parlamentari conservatori non raggiungendo la quota necessaria pari a 100. A stabilire questa soglia il Comitato dei conservatori del 1922, l'organismo decisionale del partito che stabilisce le regole per l'elezione del nuovo leader.

Aveva ottenuto il sostegno di sette ministri del governo, Jacob Rees-Mogg, James Cleverly, Anne-Marie Trevelyan, Nadhim Zahawi, Alok Sharma, Simon Clarke e Chris- Heaton Harris, ma non è bastato.

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