Lega e Fdi divisi sul governo e sulle chiusure pasquali

Salvini elogia il premier: sarà l'ultimo mese di sacrifici. Meloni: non c'è nessun cambio di passo rispetto a Conte

Lega e Fdi divisi sul governo e sulle chiusure pasquali

È tra le espressioni in voga. «Cambio di passo» lo si usa oggigiorno con frequenza sempre più alta. E associato al lavoro del governo, poi, diventa un ritornello insistente. Il «cambio di passo» del governo Draghi è lampante. Dicono in tanti. «Non c'è stato alcun cambio di passo» replicano altri. I primi sono la maggioranza (almeno in parlamento). I secondi hanno come portavoce Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia insiste: da Conte a Draghi non c'è alcuna soluzione di continuità. Il giudizio della leader di Fratelli d'Italia sull'esecutivo guidato dell'ex governatore della Bce non ammette appelli: «Il governo, che si spacciava come nuovo, ci ripropone esattamente gli stessi provvedimenti di quello precedente». «Si possono chiedere altri sacrifici agli italiani ma a patto che si cambi il paradigma - aggiunge la Meloni -: bisogna mettere in sicurezza gli anziani, potenziare i mezzi pubblici, cambiare strategia sulla scuola. Queste le priorità. Senza questo cambio di passo ogni sacrificio rischia di essere inutile».

Solo un mese fa il suo alleato leghista avrebbe usato espressioni simili. Ora, invece, il capo del Carroccio va in visita all'ospedale della Fiera, elogia Draghi («Siamo qua da tre settimane, ma penso che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, abbia dato notevoli segnali di cambiamento»), parla di vaccini ed esorta tutti a non perdere la speranza: «Stringere i denti a marzo ringraziando la comunità medica e sanitaria - spiega il leader leghista -. Al padiglione del Policlinico in Fiera mi dicono, e io gli credo, che marzo sarà l'ultimo mese in cui stringere i denti perché da aprile in corrispondenza della Pasqua si ritorni alla vita e alla normalità. Il Governo e la Lombardia devono correre al massimo in questi ultimi giorni e poi l'auspicio è che da aprile si possa tornare a vivere».

I bene informati, però, assicurano che tra i due alleati politici (ora momentaneamente su fronti opposti) non è in corso un braccio di ferro sul merito delle mosse di Draghi. Semmai entrambi avvertono la necessità di definire la propria posizione in vista delle prossime scadenze elettorali. Meloni resta impassibile a difesa del sovranismo di destra mentre Salvini, su consiglio dell'ala meno «movimentista» della Lega (area Giorgetti, per intenderci) ha seguito Forza Italia nella strada di una destra moderata e responsabile. D'altronde la continua (pur se lenta) crescita di FdI nei sondaggi costringe la Lega a rimettersi in gioco e a riposizionarsi (ora tra i due partiti, secondo l'ultimo sondaggio Piepoli ci sono solo 6 punti di distanza).

Sull'accettazione delle nuove restrizioni da parte di Salvini, però, il deputato Osvaldo Napoli (Cambiamo!) ha una spiegazione che parte dalla prospettiva liberale di questo governo che traspare soprattutto sul tema delicato delle chiusure. «Lo strumento del decreto legge sostituisce il Dpcm - spiega Napoli -, il che significa il coinvolgimento pieno del Parlamento. Poi, la scelta dei criteri. Non più la revisione settimanale, ma un criterio standard valido per tutti: quando il numero dei contagi su base settimanale è superiore a 250 per 100.000 abitanti la regione finisce in zona rossa». Draghi sposa, dunque, il principio liberale della responsabilità individuale: non è più lo Stato ma sono i cittadini a determinare la loro libertà dei comportamenti.

Sul fronte economico, prosegue poi il pressing di Forza Italia per i sostegni alle imprese e alle partite Iva colpite dalle chiusure.

«Ora serve assicurare alle categorie economiche colpite dalla pandemia risarcimenti immediati - avverte Roberto Occhiuto, capogruppo azzurro a Montecitorio -: l'Agenzia delle Entrate ha tutti i dati per poter effettuare subito i bonifici ai beneficiari, così come fatto per il contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio. Contestualmente è fondamentale rottamare la distinzione per codici attività (i codici Ateco) e salvaguardare così anche i lavoratori autonomi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
ilGiornale.it Logo Ricarica