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Il piano della Lega per il turismo. Salvini: "Facciamo vacanze in Italia"

Il leader del Carroccio tuona: “Più di venti Stati europei non vogliono turisti italiani mentre alcuni giornali del Nord Europa addirittura ci insultano? Facciamo le vacanze in Italia e promuoviamo il nostro Paese”. Poi propone il piano per la ripartenza

Il piano della Lega per il turismo. Salvini: "Facciamo vacanze in Italia"

Con l'arrivo del 3 giugno si sancisce finalmente la riapertura dell'Italia non soltanto per i cittadini, che saranno nuovamente liberi di spostarsi da una regione ad un'altra, ma anche per i turisti stranieri, i quali potranno raggiungere il Bel Paese per trascorrervi le vacanze.

Mentre il governo nostrano ha deciso di consentire l'accesso ai viaggiatori provenienti dall'area Schengen e dalla Gran Bretagna, mostrando nei loro confronti rispetto e fiducia, lo stesso non è avvenuto da parte di altri paesi europei nei confronti dei turisti italiani, guardati ancora con timore perché provenienti da una delle aree più colpite dal Coronavirus.

Caso emblematico la Grecia, che ha fatto già sapere che ai vacanzieri provenienti dalle zone più martoriate dal morbo, come Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e Liguria saranno richiesti test specifici oltre ad un periodo di quarantena preventiva. Ancora incerta la situazione ai confini con l'Austria, che riaprirà prossimamente a Svizzera, Germania e Liechtenstein, ma non ha ancora preso una decisione definitiva nei confronti dell'Italia.

“Più di venti Stati europei non vogliono turisti italiani (o impongono controlli e paletti) mentre alcuni giornali del Nord Europa addirittura ci insultano?”, esordisce Matteo Salvini in un post lasciato sulla propria pagina Facebook. “Nessun problema. Abbiamo la fortuna e l’orgoglio di vivere nel Paese più bello del mondo. Cultura, ambiente, monumenti, enogastronomia, montagne e spiagge, mari e laghi: ai turisti di tutto il mondo dico che sono i benvenuti, mentre agli italiani che potranno riposarsi per qualche giorno chiedo di stare in Italia, quest’anno più che mai”.

Un invito ai cittadini a trascorrere le vacanze, almeno quest'anno, entro i confini nazionali, così da aiutare anche le strutture ricettive nostrane, fortemente in crisi. Proprio per incoraggiare questa scelta, il Carroccio ha messo a punto un piano redatto da un gruppo di lavoro guidato da Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Turismo.

Per prima cosa, si legge nel documento, “un Fondo straordinario di sostegno al mancato reddito per tutte le imprese che operano nel comparto turistico”, così da aiutare nella ripresa. La Lega parla di 1 miliardo. Risorse“concesse, con garanzia dello Stato, a titolo di prestiti a fondo perduto, in un arco di tempo quinquennale, in misura pari alla perdita di fatturato subita nell’anno 2020 rispetto al fatturato registrato nel 2019”.

Attuazione, poi, di efficaci misure fiscali, quali“credito di imposta del 60% sul canone di locazione di immobili strumentali all’esercizio dell’attività o del 60% dell’importo pagato dal gestore a titolo di corrispettivo per l’affitto d’azienda”, “abolizione del versamento IMU per l’anno 2020 nelle due componenti”, “estensione delle moratorie sui pagamenti di tutti i tributi dovuti e possibilità di rateizzazione su un arco di tempo biennale e sospensione delle utenze, “detrazione in sede di dichiarazione dei redditi delle persone fisiche delle spese per servizio pubblico non di linea”, “estensione fino al 31 dicembre 2020 delle disposizioni riguardanti la sospensione delle rate dei mutui e dei canoni di leasing assunti per l’acquisto di beni materiali e di infrastrutture per il comparto autotrasporto viaggiatori”.

A ciò si aggiunge la sperimentazione“di nuovi modelli di assistenza attraverso i previsti accordi tra strutture sanitarie pubbliche e aziende termali per le finalità di contenimento della spesa sanitaria, consentendo di erogare da subito a tutti gli assistiti dal Servizio sanitario nazionale i cicli di riabilitazione termale riconosciuti ai soli assicurati dell’Inail.

Proposta poi la proroga di “tutti gli ammortizzatori sociali per emergenza Covid-19, attualmente per nove settimane, fino alla fine del 2020”, così come l'accesso “alle misure di cassa integrazione per il personale del comparto turistico assunto dopo il 23 febbraio 2020, e per la maggior parte assunti con contratti stagionali.

Viene poi richiesto il “prolungamento del trattamento Naspi per tutelare il reddito dei lavoratori stagionali”, e la “rimozione dei limiti che impediscono il ricorso al contratto occasionale da parte degli operatori del settore turistico e pubblici esercizi”.

Fra i punti toccati nel documento della Lega, anche l'approvazione del Dpcm“per definire la realizzazione del codice identificativo per le strutture ricettive al fine di porre fine al fenomeno dell’abusivismo nel settore dell’accoglienza Extralberghiera.

Richiesta anche l'approvazione del cosiddetto bonus vacanza. I parchi divertimento vengono inoltre riconosciuti come “parte integrante del sistema turistico italiano”, dal momento che “garantiscono l’occupazione a più di trentamila cittadini”. Da qui la proposta di includerli fra le altre imprese turistiche.

Per rimediare ai danni provocati dall'emergenza sanitaria, viene poi richiesta la “fissazione di un termine perentorio per l’adozione del Dpcm di attuazione della disciplina di revisione delle concessioni demaniali marittime, confermando così l’estensione della concessione di 15 anni”, la “sospensione dei canoni relativi alle concessioni demaniali marittime per 24 mesi”, e la “sospensione, per un periodo di 24 mesi, dell’applicazione su tutto il territorio nazionale dell’applicazione della disciplina relativa allo svolgimento della professione di guida turistica”.

Oltre a ciò, viene proposto anche di estendere al settore la sospensione dei versamenti prevista nel “Cura Italia”, oltre alla “riduzione a 70 euro, con decorrenza 1° gennaio 2020, della soglia di spesa minima per il rimborso dell’IVA sugli acquisti effettuati in Italia da soggetti non residenti e non domiciliati nell’UE”.

La Lega chiede infine di promuovere il nostro Paese dal punto di vista turistico, coinvolgendo l'Enit (Agenzia nazionale italiana del turismo).

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