Lega, Vannacci e Sardone nuovi vice

L'impegno di Giorgetti sulla pace fiscale. Anche Durigon e Stefani ai vertici del partito

Lega, Vannacci e Sardone nuovi vice
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Matteo Salvini ridisegna la «regia» della Lega e chiama accanto a sé due campioni di preferenze. In un consiglio federale convocato a Montecitorio e durato due ore, il segretario del Carroccio procede a una doppia designazione nella squadra di testa del movimento. I nuovi vicesegretari sono due volti molto noti: l'eurodeputata milanese Silvia Sardone (foto a destra) e Roberto Vannacci (foto a sinistra). L'incarico all'uomo del «Mondo al contrario» era maturato in maniera chiara nel corso dell'ultimo mese. Al congresso di Firenze dello scorso 6 aprile, l'assemblea leghista aveva approvato l'aumento del numero dei vice segretari e Vannacci aveva preso la tessera, chiudendo un lungo periodo di distinguo e fughe in avanti e spazzando via i timori di una possibile avventura in solitario, con la nascita di una formazione disegnata a sua immagine e somiglianza. «Questa è la migliore risposta alle ansie e ai turbamenti di tanti retroscenisti della stampa, siamo qui e andremo lontano», aveva detto Salvini in quell'occasione. Il «Capitano», per favorirne l'inserimento, ha persino modificato il regolamento ampliando il numero di vicesegretari. È chiaro che ora bisognerà valutare nel tempo la convivenza tra due personalità molto forti, ma intanto il segretario incassa un dividendo importante.

L'altra mossa, quella di Silvia Sardone, va a valorizzare la militanza al femminile e a premiare una figura molto popolare che si è fatta conoscere attraverso battaglie identitarie forti, foriere di minacce e polemiche. Sardone nasce in politica con Silvio Berlusconi. Lascia Forza Italia nel 2018, prima di venire eletta l'anno successivo all'europarlamento per la Lega. Pasionaria contro l'immigrazione irregolare e incontrollata, dialogo con il territorio e capacità dialettica, Sardone a Milano nel 2021 è stata la candidata più votata del centrodestra, alle Europee dello scorso anno è stata la leghista più votata dopo lo stesso Vannacci. Ha due figli con l'ex compagno Roberto Di Stefano, il sindaco di Sesto San Giovanni che nel 2017 ha conquistato la «roccaforte fossa», e dal 2023 è sposata con Davide Caparini, storico esponente leghista già deputato per oltre vent'anni, con una storia di battaglie in Vigilanza Rai e oggi presidente della Commissione Bilancio di Regione Lombardia.

Il gruppo alla guida della Lega sarà formato, oltre che da Silvia Sardone e Roberto Vannacci, da Claudio Durigon, uomo forte del Centro-Sud e dal segretario del Veneto Alberto Stefani. Dal gruppo dei vice esce Andrea Crippa a cui verrà assegnato, promette Salvini, un incarico «di assoluta rilevanza».

Il consiglio federale della Lega serva anche a rilanciare un cavallo di battaglia della Lega, finora accantonato o rimandato per i suoi costi eccessivi: la pace fiscale, ovvero una serie di misure che consentono ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il Fisco, versando le imposte dovute senza applicazione di sanzioni e interessi, oppure attraverso una soluzione a saldo e stralcio. Giancarlo Giorgetti ha ribadito che per la Lega resta un obiettivo concreto e irrinunciabile.

Per questo l'assemblea ha dato pieno mandato a Salvini e al responsabile di Via XX Settembre di discuterne con gli alleati. L'obiettivo? «Tutelare chi ha ricevuto delle cartelle pur essendo in buonafede. Nessuna tolleranza insomma per i grandi evasori».

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