Il leghista deride i politici da passerella «Vogliono mettere il cappello sull'opera»

Era un enorme capannone quello che ha ospitato i 1.500 inviati all'inaugurazione della Brebemi. Eppure, secondo il presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano, non sarebbe stato in grado di contenere un attaccapanni abbastanza grande per tutti i cappelli che i politici si sarebbero apprestati a mettere sull'opera. Gelo in platea, si dice in genere. Al contrario l'intervento di Pirovano, il secondo di una lunga serie di saluti istituzionali, ha scaldato la sala. Evidentemente il leghista ha colto nel segno. E Pirovano, che prima di essere eletto a Bergamo è stato sindaco di Caravaggio, oggi ricorda i colleghi di sinistra che erano contrari. Ma non erano solo i sindaci. «Arrivavano con gli striscioni - ricorda - una volta addirittura con un video prodotto in non so quale Paese scandinavo, per dimostrare l'inutilità delle opere autostradali». Tutto un mondo poneva ostacoli, freni. E lui ha ricordi da senatore. «Gli equilibri erano precari, c'era un'opposizione molto diffusa. Anche esponenti lombardi del Pds, la corrente filo-verde che diceva in pratica “non s'ha da fare”». E fra coloro che invece l'opera l'hanno sostenuta, fra chi si è esposto davvero, Pirovano cita il presidente Silvio Berlusconi, capo del governo che dette la spinta decisiva, insieme a Roberto Castelli, «che allora era ministro della Giustizia ma si è sempre interessato di strade» e Roberto Calderoli «che ha sempre trafficato con norme e regolamenti». Ma cita anche l'allora assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, oggi presidente del Consiglio regionale, che ha ricordi simili, anche se oggi è più ecumenico: «La vittoria ha molti padri ed è giusto così - sorride - ma quel che ha detto Pirovano non è infondato. Ricordo la Provincia di Filippo Penati, per esempio, che spesso si mise di traverso, all'inizio di sponda con l'allora ministro Antonio Di Pietro, il quale tuttavia a un certo punto cambiò idea». «C'è stata una fase in cui il centrosinistra era contrario, soprattutto a Brebemi - ricorda Cattaneo - anche se poi in parte le resistenze sono venute meno con le opere di mitigazione».

«Ma oggi è meglio non fare polemiche - conclude - e volendo citare alcuni degli artefici in positivo dell'opera indicherei il ministro Pietro Lunardi (predecessore di Di Pietro , ndr ) che introdusse lo strumento del project financing, allora neanche normato, e la nostra Regione, che mise in campo una cabina di regia, e Concessioni Autostradali Lombarde».

AlGia

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